La guerra ibrida che punta a rovesciate i valori della nostra civiltà

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Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>

Il modello di società formatosi in Occidente all'insegna della tolleranza e del pluralismo, del confronto delle idee e dell'alternanza, della democrazia rappresentativa e del rispetto dei diritti  dopo secoli di lotte per la libertà che muovono dall'esperienza del pensiero greco e del diritto romano,  vengono ora ad essere sotto attacco da nemici subdoli mediante una guerra ibrida spregiudicata. Una guerra che, evocando e riproponendo i fantasmi di un buio passato, anche recente, va di pari passo con una sottile ed insidiosa pratica della disinformazione e dell'esaltazione di disvalori non propri della nostra tradizione di dialogo e di cultura civile. Torna dunque alla mente la grande lezione di Alexis de Tocqueville sulla deriva della democrazia verso il precipizio della demagogia,anticamera della tirannide. Si assiste al versare senza limiti di fiumi di libertà, in un crescendo di parole senza senso, nelle coppe di gente avida solo di superficialità e non più abituata alla dialettica, alla riflessione, al silenzio e all'approfondimento, alla serietà delle relazioni interpersonali. Sempre di più  ci si va allontanando dal significato profondo del concetto di dovere, verificandone le ragioni più autentiche. Dall'esterno, intanto registi, determinati a mutare il nostro senso comune e ad avvelenare la nostra coscienza, agiscono nell'ombra, pronti a sovvertire le conquiste di civiltà che ci siamo meritate da tempo remoto  Cio che si è svolto dopo il 13 ottobre 2023 e continua a svolgersi su iniziativa dei dispotismi orientali e dei loro manutengoli che vivono tra noi tra tradimenti e radicalismo da salotto.
Casalino Pierluigi 



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Roberto Guerra