Ferrara, A. Fabbri, sull'abbattimento di Alberi e la polemica del Pd

Alan Fabbri, sindaco di Ferrara   Facebook/Ferrara Rinasce
Questa mattina leggo di una polemica nata sull'abbattimento di alberi sulle mura in area Baluardo dell'Amore e forse c'è la necessità di spiegare la situazione, visto il tam tam sui social.
L'assessore all'ambiente Alessandro Balboni è già intervenuto ieri, e non credevo di doverlo fare anch'io, perché immaginavo che il PD ferrarese e l'ex-assessore all'urbanistica Roberta Fusari preferissero il silenzio. Invece, hanno deciso di attaccarci.
Bene, non mi tiro indietro.
Capisco il forte imbarazzo, a pochi mesi dalle elezioni, dell'ex assessore Fusari (oggi Azione Civica), soprattutto verso i suoi potenziali elettori, che oggi si sono visti tagliare diversi alberi e assistere alla nascita di un grande discount a ridosso delle mura. Ma le cose sono andate diversamente da come vengono raccontate (vi metto le prove tra le varie foto allegate).
Il 9 ottobre 2018, l'amministrazione Tagliani approva in Giunta la delibera per una nuova area commerciale adiacente alle mura storiche della città.
Il 3 dicembre 2018, il progetto arriva in Consiglio Comunale e viene autorizzata la nascita di un nuovo supermercato, analogamente a quanto fatto vicino alla Basilica di San Giorgio, con tanto di "rotondina" della discordia.
L'insediamento commerciale prevedeva 'la demolizione integrale degli edifici esistenti e la realizzazione di una nuova piccola-medio struttura commerciale, con la cessione gratuita al Comune della porzione di lotto fronti-stante le Mura estensi - quella degli alberi, per intenderci - e la realizzazione di un collegamento ciclopedonale fra le piste ciclabili esistenti nel vallo delle Mura e in via Volano'.
Cito anche la delibera di giunta in cui si proponeva "una connessione ciclopedonale fra le ciclabili esistenti del Vallo delle Mura cittadine e di viale Volano, con la creazione di un varco visuale fra le Mura e il fiume Po di via Volano".
Adesso, a meno che la Fusari non abbia pensato ad un supermercato sospeso tra le nuvole e a delle biciclette volanti era chiaro a tutti che l'abbattimento degli alberi sarebbe stato inevitabile per costruire questa ciclabile (vedete ultima foto allegata). E così è stato.
Non voglio entrare nel merito dell'opportunità di un nuovo supermercato, né ce l'ho con la catena in questione, né con gli ex-proprietari del luogo che hanno venduto l'area, né con i lavoratori del supermercato. Ci mancherebbe.
Non vi nego però che sarei stato molto tentato dall' acquistare quell'area come Comune, se fossi stato amministratore in quegli anni, per estendere il parco delle mura e regalare la cornice più appropriata al Baluardo dell'Amore.
Ma posso dire che Fusari e il Partito Democratico non conoscono davvero il significato della parola vergogna? O qualcuno si sentirà offeso?
Hanno criticato e combattuto contro il progetto Feris per un supermercato che sarebbe dovuto nascere molto più distante dalle mura cittadine, ma che avrebbe permesso di riqualificare a zero spese una caserma abbandonata in pieno centro, migliorando la qualità della vita per studenti e lavoratori e calmierando i prezzi degli affitti.
Che la coerenza non fosse di casa è chiaro a tutti, ma adesso assumetevi le vostre responsabilità davanti al vostro elettorato.
Siete voi ad avere le mani sporche di segatura, non noi. Lo sanno tutti che bloccare questi progetti a fatti compiuti comporta penali assurde. Infatti, quando ci siamo insediati, l'accordo POC (Art. 11 L. 241/00) tra Comune e Proponente era già stato sottoscritto e registrato. Il Proponente aveva già versato al Comune il contributo straordinario e bonificato il sito, frazionato e ceduto al Comune le aree per le dotazioni.
Oggi non rivolgetevi a me, ma al vostro elettorato. Spiegate che avete costruito una piazza Cortevecchia oscena, di solo asfalto, una vera e propria isola di calore che stiamo trasformando in un'oasi verde.
Spiegate che avete utilizzato lo stesso sistema per molte vie storiche cittadine, togliendo il porfido che noi abbiamo re-installato per restituire decoro e dignità a quei luoghi storici.
Spiegatelo a quelle persone che avete appoggiato nella battaglia contro il concerto al Parco Urbano per i decibel non appropriati alla nidificazione degli uccellini, gli stessi uccellini che "da ieri non hanno più una casa e che vagano confusi alla ricerca di un nido".
Spiegate loro anche che la Darsena l'avreste trasformata in un'area residenziale con condomini sul fiume, con un parcheggio multipiano e 160 mila metri cubi di cemento in più rispetto al nostro progetto.
E poi continuate ancora con la favola del green e della sostenibilità, dell'insensibilità di un'amministrazione che entro la fine di questo mandato avrà messo a dimora 15 mila nuovi alberi e che ha vinto il più importante progetto europeo ambientale.
Ditelo pure, dopo anni di inquinamento, di supermercati e di consumo di suolo matto e disperato.
Qualcuno vi crederà, e di questo ne sono certo. Purtroppo.



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Roberto Guerra