Maria MARCHESE, intervista



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a cura di Roby Guerra

1-      Il tuo nuovo libro "Scrivo t,amo" e la terza ristampa de "Le Scarpe Rosse-Tra tumultuoso mare e placide acque"… estate particolarmente creativa?

 

     Quando lo sguardo s'inquieta, affamato, un labbro morde vaporose gocce di fragranza…

 quando la fiamma danza una vivace litania, le dita sussurrano l'amore di Prevert sulle carni, la pelle provoca e invoca di essere profanata da una preghiera, ricamata da una lingua, i piaceri si sposano in una liquida litania…

 — capisci Roby che non si parla di un'estate, bensì di un'esistenza intera, dove la poesia è chiave di accesso ad uno stato osmotico quotidiano. La poesia rende ebbri di quella "joie de vie " — diletto e condanna, aggiungo — che è setoso abito inconsuntile: i profili fisici scivolano su sericei pensieri e diventano creazione.

      Se un indice preme un dorato pomo — Vsss…—

e gai umori danzano tra vaporosi nastri, per distrarre la pelle dal sonno,

una mano asseconda il loro lieto gioco, seducendo talco e te che solleticano bianchi seni… — tutto, Roby, è visione e realtà, è sinestesia e eteroglossia del reale. Tornando quindi alla domanda che mi hai rivolto

—lo sono per natura.—. Dalla pubblicazione de "Le scarpe rosse – Tra tumultuoso mare e placide acque" non mi sono fermata un istante, tra esposizioni personali e collettive, divulgazione, testi critici e poesie.

„Il rimpianto è il vano pascolo d'uno spirito disoccupato. Bisogna sopra tutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove imaginazioni."

D'Annunzio docet!

 

2-      Ci pare confermi una cifra originale, romantica e pulsionale, mitico erotica e un linguaggio altrettanto non comune, versi soft sperimentali senza eccessi deja vu?

 

     Boh — rispondo — semplicemente Maria Marchese.

Molto interessante invece osservare cosa questa "ebbritudine" combina! … ah, ah, ah…

 

 

 

3-      Sei nota da tempo per sinergie, riviste e video su You Tube, come vedi la letteratura e l'arte attualmente? Ci sembra personalmente in genere, specchio dei tempi, quasi in caduta libera, troppo spesso mere fiction o giochi puramente editoriali… 

 

Le rare volte che provo a rinsavire mi dico —anche no! —.

Scherzi a parte, mi sono sempre impegnata per "diventare io adulta/bambina", preferendo di gran lunga lasciare ad altri il tempo per giudicare, soppesare, condannare o assolvere. Posso affermare che dietro le quinte esiste un vero confronto tra me, gli artisti e il pubblico, sia per quanto riguarda la mia parte poetica che nei confronti dell'arte: questo mi fa ben pensare e sperare!

Ad maiora, Roby!

 





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Roberto Guerra