Da: Angelo Giubileo <angelogiubileo6@gmail.com>
Per
tutto il Sud, potremmo essere di fronte a una svolta. A differenza di
tutte le volte trascorse, l'occasione che stavolta si presenta
all'Italia e al Mezzogiorno sembra davvero unica. L'elezione di una
maggioranza di governo - solida, particolarmente attenta ai bisogni e
sviluppi economici, essenzialmente autonomista - offre alla politica e
alla società italiana l'opportunità d'intraprendere un percorso
economico decisamente virtuoso. Percorso non solo capace di liberare il
Sud dalla trappola ultrasecolare del clientelismo del consociativismo e
dell'assistenzialismo ma, nello stesso tempo, anche capace di
ristabilire per l'Italia intera un percorso di crescita economica solida
e duratura. Una crescita - come auspicato dal Presidente del Consiglio
Mario Draghi - piuttosto "necessaria", considerate anche le difficoltà
attuali dei nostri privilegiati partners internazionali.
Le
ricette assistenziali e assistenzialiste per il Sud - in qualche modo
estese nell'ultimo trentennio anche all'Italia intera - hanno già da più
tempo miseramente e definitivamente fallito. Questo fallimento
contrasta con quanto invece accaduto in altre nazioni europee, come ad
esempio l'Irlanda, laddove una svolta autonomista e una fiscalità di
vantaggio per imprese e famiglie hanno consentito un eccellente riscatto
dello stato e dei cittadini dall'affrancamento politico e soprattutto
economico che li ha attanagliati. Oggi, l'economia dell'Irlanda è
strutturalmente e senza dubbio alcuno un'economia prospera, a dispetto e
oltre la crisi di debito pubblico intervenuta, così come per l'Italia,
circa quindici anni orsono.
Liberare l'economia
del Sud, e dell'Italia - dando così il sostegno che serve alla nostra
intera Nazione - è il compito necessario e non più procrastinabile di
cui si dovrebbe fare carico il prossimo governo, e a cui non dovrebbe
mancare il consenso e il sostegno di ogni cittadino italiano che dicasi
davvero libero e responsabile.
Angelo Giubileo