Taglio dei parlamentari. Sgarbi: "Domani incendierò la Camera"
"Rischio per la democrazia: vogliono degli automi tele diretti, non parlamentari i dipendenti. La "democrazia della rete" è, in realtà, la dittatura degli ignoranti che si lasciano manipolare"
ROMA - Vittorio Sgarbi promette battaglia sul taglio dei parlamentari proposto dai 5 Stelle, e per il dibattito di domani a Montecitorio annuncia: "Incendierò la Camera.
Lo farò per denunciare l'ipocrisia, la falsità e il ricatto di parlamentari non eletti ma nominati da Grillo, e che in quanto tali rispondono a lui e non agli elettori"
Accusa Sgarbi: "Vogliono un parlamento di automi, tele diretti e tele gestiti, oggi da Rousseau, domani magari da uno
psicopatico milionario che davanti a un computer, con una cuffia in testa e un radio microfono dica in tempo reale ai deputati cosa dire e cosa votare, un po' come tante Ambra Angiolini di "Non è la Rai".
La "democrazia della rete" è, in realtà, la dittatura degli ignoranti che si lasciano manipolare"
Aggiunge Sgarbi: "La sottomissione di questi parlamentari nominati è tale che hanno fatto un gran casino per un ridicolo giro del figlio di Salvini su una moto d'acqua della Polizia , mentre non hanno detto una sola parola sul figlio di Grillo accusato di uno stupro avvenuto proprio a casa del leader dei 5 Stelle"
Conclude Sgarbi: "Il taglio dei parlamentari è un suicidio non assistito. Questi vogliono suicidarsi e non si capisce bene perché. Fingono di corrispondere a una volontà popolare che non esiste. Un taglio, peraltro, fatto da parlamentari che non sono più espressione di una presunta maggioranza elettorale: con le percentuali del voto delle elezioni europee i 5 Stelle sarebbero oggi meno della metà"
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 334 3276383
--