Una breve analisi sull'autore, tra antico e nuovo futuro.
In Italia esiste una controcultura del nostro tempo, relativamente poco nota ai grandi media, ancora e spesso arroccati sul pensiero unico liberal progressista o supposto tale.
Il fenomeno attraversa tutti i campi intellettuali, a volte con modulazioni particolarmente originali.
E' il caso del giornalista filosofo Angelo Giubileo, di Salerno, vice-direttore della testata di Firenze, Pensa Libero.
Filosofia e Giornalismo
Giubileo alterna da anni una costante attività giornalistica a pubblicazioni di carattere filosofico e intellettuale. La sua duplica matrice gli consente, ci pare, di sperimentare complesse speculazioni, nello stesso tempo attraverso un linguaggio relativamente comprensibile.
Ha all'attivo ormai diverse pubblicazioni, anche su temi vari meno specifici: ci preme evidenziare due lavori ancora recenti: il primo, uscito nell'autunno 2018; si intitola "L'essere e il nulla nell'era della tecnica", per la Carmelina di Ferrara, editrice – come si diceva una volta - "underground", nota nella città d'arte estense e non solo, per la cura periodica del Festival letterario "Autori a Corte" (a cura del direttore editoriale Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo).
In questo lavoro si evidenzia particolarmente il percorso culturale di Giubileo, già, come accennato, con toni certamente debitori di alcuni grandi del Novecento, tuttavia, sia ben chiaro, sobriamente e con elegante modestia, "combinati" con altri grandi, forse insospettati, originari del lontano passato presocratico, in particolare Parmenide.
Secondo l'autore, in una prospettiva del divenire del sapere non costante ed evolutivo, secondo il progressismo classico e moderno, ma più articolato e a salti storici, il ruolo di Parmenide come fondatore quasi del Metodo scientifico e del cosiddetto Essere, almeno ante litteram, influenza tutt'oggi, la filosofia del Novecento e del Duemila, "passando" tempi più recenti per le riflessioni dei vari Heidgger, Severino, Santillana, anche Benjamin (come il titolo stesso del libro evoca)..
Giornalismo e Postumanesimo
Ulteriormente e in questo 2019, Giubileo ha edito un eBook: "La Tecno Mente dell'Imperatore" (Asino Rosso) dove ha espanso il suo cosiddetto Neoparmaneidismo fino agli orizzonti più radicali del pensiero scientifico contemporaneo): da Penrose (ancora nel titolo una chiara citazione) alla Fisica quantica, all' Intelligenza Artificiale e al cosiddetto postumano, dalle parti di Raymond Kurzweill e lo stesso Marvin Minsky.
Nello stesso tempo, ha allargato i riferimenti presocratici, estendendoli ai vari Eraclito, Anassimadro, anche Pitagora.
Ne esita come un viaggio imprevedibile, almeno immaginario, tra epoche distanti, persino nel futuro ancora oscuro e remoto, confermando se si vuole una visione della storia e del pensiero, senza limiti convenzionali, suggerendo, ci pare due considerazioni importanti:
Anche il lontano futuro in qualche modo deriva dal lontano e miglior passato: anzi proprio certa – a suo tempo- grande potenza umanistica è il miglior antivirus per pilotare le mutazioni, a volte, inquietanti, del nostro tempo post informatico e scientifico stesso.
Per la cronaca dell'autore, certa direzione anche postumana ha certamente attinto dal dialogo- intervista di qualche tempo fa, proprio su Pensa Libero, di Giubileo con lo stesso Zoltan Istvan, americano e tra le figure di punta dell'attuale movimento trasumanista o postumano internazionale.
a cura di R. Guerra
*Vedi Asino Rosso e Scienza e Futuro