Nonostante un Salvini già statista e dalla parte degli Italiani (il simulacro Migranti caro al Pd sta realmente svanendo... fino a quando l'anomalo leghista reggerà..) il governo del cambiamento continua a vacillare: anzi, praticamente regge per merito di Salvini, Conte e Di Maio sbandano a intermittenza, o si danno una regolata sul serio, Di Maio non solo appunto a intermittenza, prima o poi sarà la stesso Salvini a rischiare ma con buona congettura, a dire stop e provare a rivoluzionare con nuove elezioni e un nuovo governo più armonico l'Italia.
In questa fase e stagione, in ogni caso il vero leader è Salvini, e a scanso di equivoci, il suo in ogni caso è un ruolo duraturo e strutturale e inoltre per il governo attuale la X prioritaria è sempre quella, questa Unione Europea nata vecchia, debole superpotenza nello scacchiere geopolitico mondile, soprattutto semitotalitaria: piano piano il mito dell'Unione Europea e dell'Euro stesso, come quello migrantico, diventa chiaro all'opinione pubblica, la futura Brexit concreta e senza condizioni con l'anemica e bulimica Unione Europea, con l'Usa di Trump grande partner commerciale con la Gran Bretagna sarà scenario persuasivo. Le eresie economiste dell'italiana Bifarini e altri in tutta Europa sveleranno che superare 'Unione Europea - se non intende cambiare- non è un passo regressivo storico come ci si ostina a credere, ma il Futuro desiderabile. Ci saranno poi altri futuri e decenni per rifondarla con ben altro paradigma...
Tornano sul fronte italico, come congettura verosimile e desiderante, pur auspicabile se necessario un futuro quasi presente dall'autunno o inverno prossimo, un nuovo governo a matrice Lega Fratelli D'Italia e magari ancora Berlusconi per intenderci, con chiaramente- numeri verosimili già da oggi- Salvini premier, a medio termine il futuro è di..Giorgia Meloni.
L'equivoco se non altro anagrafico (ma ben altro al di là dell'anziano leader) di Berlusconi ovvero di Forza Italia sarebbe una mina pericolosa per un asse Salvini-Meloni, foraggerebbe ancora l'accanimento terapeutico del PD in via d'estinzione nella sostanza (ma non ancora purtroppo nei numeri) con quel Vaneggiatore di Zingaretti che del divenire della storia non capisce una virgola....
Anche perché gli scenari desiderabili apparentemente più remoti, ma diciamo dal 2020 al 2030, tenuto conto che un soggetto progressista 2.0 difficilmente si manifesterà con persuasione (troppe le autocritiche che già in questi mesi il PD è geneticamente incapace di fare e ammettere..figurarsi la stessa Intellighenzia passatista), già indicano proprio Giorgia Meloni, per tante motivazioni e personalità, futura leader dell'oltre destrasinistra del nostro tempo in divenire.... Ben oltre anche la stessa Le Pen.
Via Berlusconi, certo equivoco non è più un nodo, la destra 2.0 cosiddetta della Meloni (in ottica come accennato oltre l'ideologismo e le classiche categorie politiche obsolete) è destinata a un tsunami elettorale simile a quello leghista salviniano in atto da pochissimi anni.
La stessa ondata Leghista è destinata a un ridimensionamento nel futuro non immediato, se Berlusconi in certo senso passerà lo scettro residuo alla sua più evoluta ancora giovane diversamente erede postpolitica...
Si tenga presente- e questo il clamoroso boom della Lega di Salvini, che quest'ultima è quasi l'opposto della Lega di Bossi, a lungo andare la Meloni è -per tanti motivi- è più adatta al ruolo di leader; Salvini resterà a lungo come Uomo PostPolitico d'alta levatura, sia ben chiaro, come già si intravede, l'asse anche futuro Salvini-Meloni probabilmente un giorno sarà ricordato come la svolta epocale per l'Italia del Duemila, capace di liberarsi della Vecchia Unione Europea e , prima o poi, ma dopo stagioni necessarie (come una terapia), per una Nuova Europa dei Popoli, persino realmente simile a quella dei Padri Fondatori utopici come Spinelli (ma altro anche paradigma e come una consolle tipo superGoogle ultra dinamica e "cibernetica").
L'Italia nel mondo del futuro!