Riccardo Roversi, Scrittore e Editore "postpolitico"


D - Roversi, da decenni  protagonista a Ferrara per la cultura, l'editoria e anche l'informazione: le tue basi conoscitive sono note, quale Ferrara sogni negli anni 20 del duemila?
R - Io vorrei una Ferrara finalmente "sveglia", vivace e sobria, non rimbambita dalle sbornie procurate dalla droga quotidianamente foraggiata dal quartiere GAD; vorrei una Ferrara "pulita", anche dagli immondi sgorbi che la deturpano dovunque: "grazioso ringraziamento" degli studenti universitari per l'ottima accoglienza che la città loro riserva; vorrei una Ferrara culturalmente creativa senza dover sempre scomodare gli Estensi; vorrei una Ferrara felice, felice di esserci hic et nunc…; vorrei la Ferrara che oggi purtroppo non c'è.