Dante e Dionysos_Roma

 
  di Vitaldo Conte
 

L'Arte dei Fedeli d'Amore

Forse solo l'Estremo Amore, quello che attraversa la Passione-Morte, merita il nome d'Amore. Evola ricorda, nella Metafisica del Sesso, l'etimologia della parola "amore" data da un Fedele d'Amore: "La particella a significa "senza"; mor (mors) significa morte; riunendo, si ha "senza morte", cioè immortale". Il Fedele d'Amore di ogni tempo non conosce la morte. Può morire vivendo, può amare morendo.

La ferita invisibile degli amanti è, a volte, quella più dura a sopportare: l'assenza o la perdita dell'altro può essere una mutilazione mai rimarginabile, una ferita insopportabile, a cui è preferibile la morte. Come canta Rosa Balistreri in Cu ti lu dissi: "meglio la morte e non questo dolore". Vitaldo Conte ('Dionysos' n. 3, 2017)

DANTE e DIONYSOS l'Amore, la Morte e il Sacro: l'Arte dei Fedeli d'Amore

L'Amore, la Morte e il Sacro, in relazione all'Arte, sono state le indicazioni di tre numeri monografici della rivista Dionysos (Ed. Tabula fati, Chieti 2017-19). Queste indicazioni costituiscono il viaggio fantastico-magico, attraversante i Fedeli d'Amore oltre la vita, di due scrittori d'arte e artisti, quali Vitaldo Conte e Dalmazio Frau, che presentano, per l'occasione, testi e immagini talvolta pubblicati sulla rivista. In questo viaggio il pittore Gilberto Di Benedetto, che introduce l'evento, "entra" con il suo incontro con l'immagine perturbante di Dante, percorrendo il mondo alchemico-letterario di quest'ultimo. Questo appuntamento vuole divenire un rito-evento di condivisione interiore-culturale, oltrepassante le specificità e il tempo.

SALLUSTIANA ART TODAY, via Sallustiana 27 A, Roma

Sabato 18 Maggio 2019, ore 18