La Zona M (II, aprile '18) a cura di Davide Longoni


 
Da:Davide Longoni 

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ogni 15 giorni news, aggiornamenti, approfondimenti e anticipazioni.
A presto
Davide Longoni


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ANTIPASTI

La Zona Morta Magazine numero 24 di Davide Longoni

Premio Ernesto Vegetti 2018: i finalisti a cura della redazione


PRIMI PIATTI

Addio Isao Takahata di Elena Romanello

Chi li ha visti? 8 a cura della redazione

Cadaveri & Polpette 01 a cura della redazione

Jungle Fever di Gianfranco Galliano


SECONDI PIATTI

Fantascienza Story 172 di Giovanni Mongini

Fantascienza Story 173 di Giovanni Mongini

Intervista a Vanessa Pignalosa di Roberto Guerra

Arriva "Shanda's river" a cura della redazione


CONTORNI – LE CRONACHE DI

Il mondo dell'orrore di Dario Argento 2 di Davide Longoni

Il mondo dell'orrore di Dario Argento di Davide Longoni

FRUTTA

Cruciform a cura della redazione

La Torre delle Stelle a cura della redazione


DESSERT

Lucenti a cura della redazione


BEVANDE

ToHorror Film Fest 2018

FiPiLi Horror Festival 2018

Oltre la soglia 2018

La tua stanza profonda 2018 (prorogato fino al 24 aprile)

XXIV Trofeo RiLL (prorogato fino al 27 aprile)

XLV Premio "Gran Giallo Città di Cattolica"

Splatterpunk Awards 2018


EXTRA

Diamo spazio al nostro Gordiano Lupi, il quale ci segnala l'uscita del libro Verde Limone di Marcial Gala (Nuova Editrice Berti - Pag. 170 – Euro 17).

"La Nuova Casa Editrice Berti, dopo Gli amanti del secondo piano, torna a occuparsi di Cuba con un testo interessante di uno scrittore come Marcial Gala, membro UNEAC e vincitore di premi in patria, noto per la Trilogia di Cienfuegos. Inedito in Italia, sino a oggi, esce sul territorio nazionale, tradotto (tutto sommato bene) da Pier Luigi "Pedro" Mori, con il suo testo più semplice: Verde Limone (Sentada en su Verde Limón, 2004).

Niente di sconvolgente, badate bene, la letteratura cubana contemporanea pare voler affogare in un'orgia di sesso, droga e rum tutti i problemi derivanti dalla caduta delle ideologie, dalla fine del comunismo e dal periodo speciale. Marcial Gala si pone sulla falsariga di Pedro Juan Gutiérrez, solo che ambienta le sue storie a Cienfuegos, in una città di provincia, la Perla del Sur, come la chiamano i cubani.

Protagonisti di Verde Limone sono Harris Sanzo, saxofonista geniale e ubriacone, la giovanissima Kirena e il pittore Ricardo. Tema di fondo una storia d'amore e morte, come spesso capita, un rapporto per noi quasi impossibile ma che a Cuba può accadere, tra un musicista di 55 anni e una diciottenne, che si consuma per le strade di una terra povera e disperata. Marcial Gala vive tra L'Avana e Buenos Aires, ma siccome a Cuba di tanto in tanto vuol tornare, si guarda bene dal dare giudizi politici, anche perché non è compito di un letterato; in ogni caso non compone un quadro tranquillizzante, in sintonia con quel che vorrebbe il regime, ma sottolinea cose che non sarebbe opportuno dire a voce alta, come l'abuso di droga e alcol per dimenticare i problemi quotidiani. La vita di Harris procede sempre uguale tra musica e sesso, avventure con turiste e fughe, tradimenti e droga, senza badare al solo amore della sua vita che poco a poco lascia morire, trascinando nella sua vita decadente tutte le ingenue speranze di una ragazzina.

Verde Limone è un romanzo che non lascia speranze al lettore, non vuol essere una storia consolatoria, pervasa com'è da fantasmi e ricordi, da sogni e illusioni che cadono in fretta. Scritto con stile piano e diretto, senza tanti fronzoli letterari, di tanto in tanto affiora l'animo poetica di Marcial Gala che si abbandona a dialoghi evocativi con i fantasmi della sua mente. L'autore alterna la prima persona alla terza, coinvolge e affascina, cattura il lettore in vicende sensuali e in panorami degradati, lo obbliga a leggere in rapida successione le pagine che lo separano dalla parola fine.

Attendiamo l'autore al varco delle prossime opere, nella speranza che questa nostra Italia di non lettori trovi il tempo per accorgersi che è uscito un nuovo narratore cubano. Da traduttore fallito - un tempo pieno di speranze - di Guillermo Cabrera Infante (La ninfa incostante per Sur - Minimum Fax) resto scettico, ma non è mai detta l'ultima parola…".


Un altro libro recensito da Gordiano Lupi per noi è See you later - Guido Nicheli, una vita da cumenda di Sandro Paté (Sagoma Editore – pag. 250 – euro 17).

"Sandro Paté mi sorprende, ché mica è facile scrivere 250 pagine sul Dogui, meglio noto come Guido Nicheli, un po' come Ezio Cardarelli mi aveva strabiliato con un libro dedicato a Bombolo e lo farà ancora con la prossima uscita su Mario Brega.

Ho assistito a una fantastica presentazione - purtroppo poco frequentata - al Buk Festival di Modena, dove Paté alternava ricordi del Dogui a brani musicali che un collega di scena regalava alla platea - da Barbera e Champagne a La canzone intelligente - accompagnandosi con la chitarra. Sì, perché raccontare la vita del Dogui è fare la storia del Derby, cabaret milanese frequentato dal bel mondo, da criminali romantici anni Sessanta, veri artisti come Gaber e Jannacci, presunti comici e tentativi di intrattenitori. Il Derby ha partorito il Drive In televisivo del geniale Ricci, che metteva in scena comici del valore di Beruschi, Porcaro, Abatantuono, D'Angelo, Faletti, Greggio e lo stesso Nicheli, in piccole parti da caratterista. Il Derby ha fatto nascere film straordinari e strampalati come Saxofone, opera prima di Renato Pozzetto regista, recitato con la grandissima Mariangela Melato, su sceneggiatura - e musica - di Enzo Jannacci e Beppe Viola.

Bravo Paté che mi ricorda - e in certi casi mi fa scoprire - un sacco di cose che non dovrebbero essere dimenticate; nonostante abbia diciassette anni meno di me, dimostra di conosce l'arte d'indagare sul passato meglio di chi quel tempo l'ha vissuto. See you later - il titolo deriva da un modo di dire tipico del Dogui - è un libro fatto d'interviste, introdotto da una nota critica di Gianni Canova e da una prefazione amichevole di Jerry Calà. Colloquio dopo colloquio nasce la biografia d'un caratterista, attore per caso, rappresentate di liquori e odontotecnico per professione, viveur impenitente, viaggiatore e sciupafemmine, conquistatore incallito, inventore d'un gergo milanese che si respirava nell'aria ma che lui rendeva cinematografico.

E così scopriamo che certi copioni dei Vanzina prevedevano battute che il Dogui trasformava con la sua sensibilità da uomo della notte, da finto cumenda frequentatore del Derby. Nicheli avrebbe potuto fare di più nel mondo dello spettacolo, ma era lui stesso consapevole dei propri limiti, ché un giorno - durante la registrazione di una puntata de I ragazzi della terza C - quando gli affidarono una parte più lunga del solito, sbottò: "Ragazzi, per chi mi avete preso? Non son mica Gassman!". No che non era Gassman, ma era pur sempre uno che faceva scattare la libidine con un Taaac! E portava al polso un tic di polenta (per i non addetti ai lavori, un orologio d'oro) da vero cumenda spiantato.

Quanta nostalgia nel leggere queste pagine, per me che quel tempo l'ho vissuto, quanto rimpianto per quelle sale dove si respirava cinema vero e commedia ruspante, per quei programmi televisivi fatti col cuore. Finisce che si ricercano spezzoni di celluloide che contengono vecchie sensazioni, si rivedono quei film, si riguardano sequenze de Il padrone e l'operaio per scoprire un Teocoli capellone e un Renato biondo, con un Nicheli defilato, nel suo primo ruolo, addirittura doppiato (un crimine… aveva una gran voce!). Ma non trovi comunque il sapore del tempo perduto, pure se lo cerchi in Montecarlo Gran Casinò, in Panarea, in Cucciolo, in Vacanze di Natale, nell'insolito Anche i commercialisti hanno un'anima.

La notte milanese rimpiange il Dogui mentre il cinema del passato ha partorito incertezze e anonime commedie. Non resta che guardare Vita smeralda, accorgersi che il Dogui fa la parodia di se stesso, piangere sul tempo perduto, sugli anni che non tornano, sulle troppe cose che non hanno il sapore d'un tempo ma conservano un gusto amaro, un sapore di rimpianto".


Per le Edizioni Kimerik invece, vi segnaliamo l'uscita di Mentre ti guardo tu guardi gli altri di Carlo Fallace (180 pagine; 13 euro).

E se invece di guardare la persona che si ama passassimo tutto il tempo a guardare qualcun altro senza rendercene conto?

Quando si parla di sentimenti, a volte, è difficile essere razionali, seguire degli schemi fissi. Carlo decide di lasciare tutto e partire per una nuova avventura. Incontra Linda che nella vita ha sofferto molto a causa di un matrimonio mancato. Tra i due nasce un bel legame, ma nella vita di Carlo torna Viola, l'amore della sua vita, conosciuto al liceo e mai dimenticato. Carlo e Viola sanno di amarsi, ma hanno paura, soprattutto quando un evento sconvolge la vita di uno trascinando dietro anche l'altro.

Un'era digitale che porta allo scambio di messaggi continui e a sentirsi protetti. E se quello invece non fosse il vero amore?


Altro libro che vi suggeriiamo per Kimerik Edizioni è Alla ricerca della libertà (184 pagine; 16 euro) di Simone Zecca: lasciare la propria vita e ricominciare da zero è un'azione folle e coraggiosa al tempo stesso. Lo sa bene Wayne, che all'età di vent'anni abbandona la famiglia e la civiltà per costruire un nuovo modo di vivere puro e in comunione con la natura. Ora, a distanza di anni, sembra rivedere se stesso negli occhi di Robin, giovane incontrato per caso e destinato a lasciare un'impronta indelebile nella sua vita. A lui racconta la sua vera storia, confida le difficoltà incontrate durante il lungo processo di fondazione e soprattutto le speranze per un mondo migliore.


Ancora le Edizioni Kimerik ci segnalano l'uscita di Fil Rouge (224 pagine; 16 euro) di Raffaella Candelli: da un dolce risveglio all'interno di un matrimonio appagante, l'esplorazione più ampia del vissuto quotidiano trasforma la realtà secondo schemi che vanno ben oltre gli intenti prefissati. Incentrato perlopiù su di un solo personaggio, quello di Julienne, Fil Rouge è un romanzo a più voci, dove i personaggi si incontrano e intrecciano le loro vicende quotidiane in maniera sorprendente facendo sì che questi stessi siano visti in parte anche con l'ottica della stessa Julienne, che diviene così il filo conduttore o meglio il fil rouge, il leit-motiv di una narrazione che si fa via via più ricca, inaugurando un percorso labirintico e ramificato, strutturato come un videogioco a più livelli, dove la posta in palio sembra essere trovare il nesso che unisce tutte le personalità coinvolte all'interno della narrazione. "Ciascun individuo è come una luna, con un lato oscuro che non mostra mai a nessuno, dietro al quale albergano segreti che devono rimanere tali. Ma ogni segreto ha un prezzo. E quando viene alla luce qualcuno sarà costretto a pagarlo. In questa storia, saranno gli innocenti a pagare quello più alto. Un filo doppio lega gli eventi, lasciando spesso il lettore col fiato sospeso, fra congiure, scenari rocamboleschi e imprevedibili evoluzioni".


Ultima novità in libreria che inseriamo in questo spazio per Kimerik Edizioni è Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista - a cura di Paola Cerana (224 pagine; 16 euro) di Renzo Zambello.

In un'epoca in cui la quotidianità obbedisce alle regole sempre più frenetiche della comunicazione mediatica, una riflessione profonda su chi veramente "si È" appare quanto mai suggestiva e attraente. Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista è il diario di un uomo che ha avuto la tenacia e il coraggio di conquistare la propria esistenza, combattendo i mostri che sin dalla prima infanzia la ostacolavano. Il Dottor Renzo Zambello racconta la sua vita – dalle origini di una famiglia di campagna fino ai giorni trascorsi in studio accanto ai suoi pazienti – ricalcando con involontaria somiglianza la vita di Carl Gustav Jung, leggendario psicoanalista particolarmente attratto dal magico mondo dell'inconscio e della sfera spirituale. Una somiglianza che si riflette anche nel modo di pensare e gestire l'analisi, sensibile al linguaggio dell'invisibile, in cui la relazione con il paziente si concentra tutta sul preconscio, piuttosto che sulla verbalizzazione. Ne emerge una autoanalisi coinvolgente rivolta anche ai non addetti ai lavori, che possa essere d'incoraggiamento a chiunque cerchi una via per trovare se stesso.


Parliamo adesso di musica per informarvi che la Black Widow Records e la Cornucopia Agency sono liete di annunciare un evento speciale portando tre band di musica heavy metal sul palco del prestigioso Teatro Govi di Genova - Bolzaneto il 4 maggio 2018 con inizio alle 20.30.

"L'Heavy Metal a teatro, ci dicono gli organizzatori, può forse sembrare una forzatura ma siamo certi che l'esperimento riuscirà perché il materiale che presenteremo è di altissimo livello. Infatti si esibiranno per cominciare i BLUE DAWN, band genovese giunta al terzo album, promosso e distribuito, come per i precedenti, dalla Black Widow Records.

Il disco s'intitola "Edge of Chaos" e segna una netta crescita dal punto di vista tecnico e della personalità: infatti la band appare più sicura e padrona del proprio sound pur senza rinunciare alle proprie influenze, riscontrabili nei Celtic Frost, Type'O'Negative e Black Sabbath.

Seguiranno i savonesi VANEXA, maestri indiscussi dell'Heavy Metal ligure e una delle prima band italiane a portare il metallo pesante nelle nostra penisola.

L'ultimo album "Too Heavy to Fly" ha riscosso notevolissimi consensi in tutto il mondo dimostrando che la classe e la coerenza contano ancora molto.

La band eseguirà i suoi pezzi classici, brani tratti dall'ultimo album e magari ci farà la sorpresa di presentare in anteprima qualche nuova composizione che finirà nel prossimo lavoro al quale questi ragazzi stanno già lavorando.

In chiusura arrivano a Genova i piemontesi SECRET SPHERES, reduci da una serie di entusiasmanti concerti in Giappone dove hanno un seguito di fan scatenati e fedelissimi.

Il loro sound è un power-metal molto sinfonico dalle influenze progressive.

L'ultimo lavoro "The Nature of Time" è un concept album molto particolare che narra una storia realmente accaduta a una ragazzina che dopo un tragico incidente ha la possibilità di fare un vero viaggio spirituale.

Musicalmente il lavoro ricalca i classici schemi tipici del gruppo ma se possibile si avvicina ulteriormente al progressive rock e questo non potrà che fare piacere ai cultori del genere. Grande prestazione vocale dell'ormai affermatissimo Michele Luppi che da qualche anno fa parte dei Whitesnake in veste di tastierista e corista. Tutti i componenti della band si esprimono ad alti livelli ma una nota di rilievo va sicuramente al chitarrista Aldo Lonobile

(anche nei DEATH SS) autore di quasi tutte le musiche".

Quindi avrete capito che l'appuntamento è di quelli da non perdere assolutamente.


Parlando ancora di musica, la band dei Thelema comunica la nuova formazione ufficiale della band: Simone Canepa chitarra e seconda voce, Beatrice Fioravanti voce solista, Andrea Cappellari batteria, Matteo Bavastro basso, Fulvio Parisi tastiere. La band è attualmente al lavoro sul secondo album in studio e ben presto si concentrerà sulla lavorazione di un video presso gli studi della Nadir Music di Genova, a supporto del loro nuovo singolo che avrà al centro della propria tematica un incendio in California. Il titolo del secondo album dei Thelema sarà Egypt e narrerà di tematiche riguardanti l'esoterismo, la magia e le divinità, oltre a proseguire la saga sui Marines, già presente sul primo capitolo dal titolo omonimo. Egypt conterrà in totale 13 brani tutti improntati su un heavy metal di matrice classica, con argomenti che saranno ripresi anche nei capitoli successivi della band.


Restando infine in tema musicale, è arrivato il momento dell'album di debutto per i SirJoe Project, band nata da un'idea di Sergio Casamassima, già chitarrista dei Presence, gruppo prog metal partenopeo di culto, attivi dal 1992 con sette album all'attivo. "Letze Baum" è il titolo del disco, si tratta di un concept album ispirato da una frase letta in passato dall'artista: "Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso. Vi accorgerete... che non si può mangiare il denaro."

La tematica della storia, narra del continuo conflitto tra l'avidità del genere umano e la natura che giorno dopo giorno viene spazzata via. Da un punto di vista prettamente musicale, ascoltando i brani si avverte questo conflitto anche attraverso gli strumenti, parliamo di chitarra, basso, loop in stile industrial e batteria, con suoni molto duri, violenti, in contrapposizione a sonorità di tastiere versatili in stile World Music/New Age, con inserimenti di voci etniche campionate. Le parti vocali inoltre, spaziano verso vari stili, dal rock tradizionale al metal, da parti liriche ad inserimenti in stile growl. Questo mix suscita curiosità prima, interesse dopo e guida l'ascoltatore in un viaggio inquietante, a tratti claustrofobico ma dal risvolto ottimistico. Malgrado si tratti di progressive (con lo sviluppo di varie parti e svariati cambi di tempo) il concept "scorre" gradevolmente grazie anche a una linea melodica "accattivante".

I SirJoe Project fanno attualmente parte del roster della Irukandji Booking Live Promotion che si occuperà di tutti gli aspetti che riguardanti il managment e la promozione del disco con l'ulteriore supporto del Mazzarella Press Office che curerà i rapporti con i media. "Letze Baum" è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico e al seguente link è possibile trovare il trailer dell'album: https://www.youtube.com/watch?v=k0kEvfxH_PM.


LA CLASSIFICA

I cinque articoli più letti nelle ultime due settimane:

  1. Il nuovo romanzo di Rossana Spinazzola di Filippo Radogna

  2. Le maschere dell'orrore a cura della redazione

  3. De Gothia… di Davide Rosso

  4. A noi donne basta uno sguardo a cura della redazione

  5. No name: di cloni e declini a cura della redazione


PROSSIMAMENTE

Interviste a Oreste Lopomo, Mario Luca Moretti & Giovanni Mongini, Nicola Vianello, Maurizio De Giovanni, Francesca Dafne Vignaga, Eleonora Pescarolo e Cliff Wright; Fantascienza Story; Parla coi morti; Pirati dei Caraibi; Il mondo dell'orrore di Dario Argento 3; Tomb Raider; Ready Player One; il Lovecraft dimenticato della Rai; Brigitte; Gioiosa Book Festival 2018; novità da Enigma Edizioni; FiPiLi Horror Festival 2018; L'amuleto e il Druido; La consistenza delle idee; Uironda; Rubber Flesh; Il codice de Babbuino; il cinema di Michele Soavi; il cinema di Sergio Martino; Star Trek – tutte le serie tv; Marvel 2099; Babylon 5; Body bags – Corpi estranei; Captain America II; Carmina Burana; Il villaggio dei dannati; la saga di Vampires; Tru calling; The ward – Il reparto; Terry Brooks; La dama bianca; Grosso guaio a Chinatown; Gunan il guerriero; la krivapete; La stirpe dei dannati; Stephen King; tutti gli "Starman"; Spiderman Homecoming; la saga della Profezia; Planet of the apes: la nuova trilogia; la serie di Maniac Cop; Michael Moorcock; Paranoia; Space Invaders; Il pianeta delle scimmie – la serie tv; Montague Rhodes James.


Arrivederci nell'aldilà!

Davide Longoni



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