I Postevoliani tenui maledetti?

*Nota di R. Guerra

La destra intellettuale, vero, negli ultimi decenni a volte più creativa della sinistra (usando sempre categorie relative e postideologiche), capace di recuperare diversi autori ostici per vulgate e censure ideologiche di certo storicismo o filosofia "marxista", ma sempre (tranne minoranze ulteriori) per altro ideologismo aliena alla rivoluzione scientifica e alla frattura postmoderna e anche postumana. E contraddittoria... se autori come Evola oggi sono parzialmenteeffetto proprio postideologico e postmoderno, dopo la fine dell'ideologismo e dello storicismo a una dimensione "marxista". Ma il futuro (anche se scrive De Turris che come esperto di fantascienza dovrebbe captarlo in senso evoluto...) non è come abc ancora Evola o Spengler: in principio la rivoluzione scientifica, la fisica quantica, cibernetica e intelligenza artificiale, neuroscienze.. le avanguardie storiche, proprio Internet, piaccia o meno, piaccia o meno un progressismo o neoconservatorismo (usando ancora categorie relative) 2.0, la critica in avanti semmai ma non la retorica rivolta al mondo moderno e della Tradizione (un conto reinventare la Tradizione come futuro anteriore e possibile.. ma non esoterismo e spiritualismo e passatismo globali...).   

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Criticò con mezzo secolo di anticipo il mito del progresso che spazzava via la tradizione e la vera vita spirituale