fonte Il Primato Nazionale
ESTRATTO
Roma, 6 dic – Sul Futurismo ci sono diverse opinioni a livello storico ed artistico: chi lo apprezza come esplosione di energia e della volontà di potenza, chi lo critica come movimento di artisti delinquenti e menatori. A prescindere dalle valutazioni personali, su una cosa i critici sono quasi totalmente d'accordo: il Futurismo è stata l'avanguardia del '900 che più ha determinato ed influenzato gli anni a venire a livello culturale, artistico, filosofico e sopratutto politico. Il loro culto per la velocità e la potenza, il loro profondo desiderio di sradicare l'ipocrisia e l'inefficienza hanno segnato un momento di trasformazione per le società europee. Gran parte della metodologia e dell'azione politica di Mussolini prendono ispirazione dagli ideali politici futuristi, che in realtà nascevano da un progetto strettamente futurista, ovvero il partito politico che si rifaceva al movimento artistico. Per cui i risvolti politici derivanti dalla nascita di questo fenomeno sono rilevanti.
Il Futurismo non è però nato per caso, ma ha trovato spazio nella società di allora per una semplice ragione: la politica e la cultura erano decadenti al punto che un'idea così rivoluzionaria e travolgente poteva trovare facile apprezzamento. Ricordiamo le fallimentari esperienze dei vari governi Zanardelli, Sonnino, Fortis e del solito onnipresente Giolitti. La situazione era critica e ci aiuta a ricordarlo con chiarezza Indro Montanelli che, a riguardo, spiegava: "Nei ministeri si suonava il campanello ma non venivano nemmeno gli uscieri a sentire che cosa volevano i ministri". Montanelli dipinge un'Italia in cui lo Stato è praticamente assente, presupposto che permise poi a Mussolini di ottenere l'incarico di formare un governo tramite cui effettivamente mise ordine nella struttura dello Stato, come ricorda Montanelli stesso. Mentre i governi erano instabili e la società in stallo, i futuristi trovarono la forza di dare vita a qualcosa di nuovo, che smuovesse le acque: forse anche oggi di questo abbiamo bisogno.