La Russia non da ora mira alla conquista dell'Europa. Oggi come ieri, con l'attuale regime come con i precedenti, Mosca porta avanti una politica di suadente e progressiva penetrazione nel Vecchio Continente, dividendo gli avversari e tentando di inserirsi nei gangli vitali del potere in Occidente, come ha già dimostrato di fare in occasione delle elezioni americane (solleticando ancora, a dire il vero la vanità di Trump). Con Putin, naturale capo della nuova Orchestra Rossa, il gioco si è fatto ancor più spregiudicato, in una salsa di neozarismo e di realismo politico improntato ai più determinati modelli di dispotismo orientale. L'Italia, come ha detto Rasmussen, ex segretario generale della Nato, è ora il banco di prova di questa partita. E la campagna elettorale 2018 già praticamente avviata sarà sicuramente, alla luce di tali premesse, un
argomento di osservazione e di riflessione e non solo da parte degli addetti ai lavori e specialmente da parte di chi segue le questioni della sicurezza. E di sicurezza informativa ed informatica, sul cui aspetto si gioca un ruolo ben più delicato.
Casalino Pierluigi.
argomento di osservazione e di riflessione e non solo da parte degli addetti ai lavori e specialmente da parte di chi segue le questioni della sicurezza. E di sicurezza informativa ed informatica, sul cui aspetto si gioca un ruolo ben più delicato.
Casalino Pierluigi.