QUIA ABSURDUM OVVERO LA FECONDITA' DELL'ASSURDO

Nulla di più assurdo della speranza nel domani, di un domani che ci propone un orizzonte sempre più ampio dopo l'attuale tempesta. E se l'assurdo, come diceva Camus, è un trampolino verso la libertà, è anche vero che l'assurdo è ricco di novità e di fertilità intellettuale. L'assurdo spezza la continuità e ci rilancia nella dimensione futuristica della conquista. L'assurdo è sinonimo di rivolta nei confronti del presente e proprio per questo è rivoluzionario. L'itinerarium in absurdum ci trascina lontano dalla nostra epoca travagliata e piatta ad un tempo. E l'assurdo si offre come passione, come slancio vitale, come coraggiosa impresa della nostra coscienza che non cede alla morte dell'intelligenza e cui apre le porte del futuro, di un futuro di grandi dimensioni, di grandi espressioni, di grandi innovazioni. in tutto questo c'è il cuore antico dell'uomo, un uomo nato per crescere  e mai assopirsi nella dogmatica rinuncia di sé. La scelta dell'assurdo si pone come un'autentica apologetica della conoscenza. L'assurdo dell'assurdo è che non poi così assurdo. E' il senso stesso della nostra esistenza. Una sfida incessante che fa dell'uomo la divinità decaduta che si riscatta.
Casalino Pierluigi