Quando si parla della questione (nord) corean si tende a ridurre il problema quasi esclusivamente alla megalomania di un regime che porta avanti un'ideologia, se pur ritagliata al proprio caso nazionale, superata dalla Storia. Non è del tutto così. E infatti chi conosce le cose estremorientali, non può non riconoscere quanto poliedrica sia la crisi in atto da tempo in questa parte del mondo. Purtroppo l'attuale leadership americana non pare in grado, almeno, per quanto se ne sa, di venire a capo di questo puzzle, senza ricorrere a breve a misure drastiche. Ciò non toglie che azioni straordinarie vadano promosse senza indugio per essere preparati a fronteggiare sviluppi altamente imprevedibili. La storia dell Corea, nel suo complesso, ci insegna che dietro l'aspetto locale, si nascondono interessi più grandi, la cui portata geopolitica rivela la profondità delle mega-sfide tra le superpotenze e non tanto nello scacchiere dell'Estremo Oriente quanto sul più piano strategico planetario. E ciò in un momento in cui le cancellerie (e le agenzie diintelligence) si occupano della drammatica escalation della spirale terroristica-islamica. Ad alcuni osservatori non sfugge una sorta di doppoiogiochismo di Cina e Russia nell'affair nordcoreano, come se un alleato incontrollabile, ma utile possa creare un disagio non misurabile in termini pratici a quegli Stati Uniti che stanno faticando a ritrovare il filo di una politica estera certamente imperiale, ma avveduta. Cina Russia non paiono infatti dare tutto il loro aiuto in termini diplomatici a Washington per gettare acqua sul fuoco della crisi missilistica.
Su questo e su altre vicende non si mancherà di tornare a breve.
Casalino Pierluigi
Su questo e su altre vicende non si mancherà di tornare a breve.
Casalino Pierluigi