Ferrara cultura e la retorica delle minoranze anche... Buskers

Il pensiero critico si sa latita a  Ferrara, città d'arte che esorcizza sia una città anche  in degrado che i tempi diversamente bellici attuali (leggi terrorismo islamico internazionale)  inquinando anche eccellenze indubbie   mediatiche come il trentennale Festival Busker. Ma prima altra notizia anteprima del solito Festival radical chic l'Internazionale:  che tra le chicche locali annuncia iniziativa destinata ai detenuti del Carcere cittadino con coinvolti anche note realtà culturali e teatrali cittadine... Ebbene pur le cronache segnalano sempre più agenti aggrediti nel carcere stesso e soprattutto - con sguardi nazionali sulla realtà carceraria italiana, in degrado essa stessa-  e con la maggior parte pure diversamente albergo dei soliti pseudomigranti (e anche come denunciano esperti... palestre di radicalismo islamico....). Significa che l'utopica missione laica e culturale di favorire il ritorno alla legalità concreta dei cosiddetti detenuti con una sorta di arte terapia, come si è sperimentato negli ultimi anni, beh è un flop quasi totale, quantomeno da rivedere e senza paraocchi rispetto ai limiti del bene cosiddetto rispetto al cosiddetto male...

Ma Ferrara, a quanto pare, sempre negazionista e sempre avanguardia parossistica anche in senso culturale del buonismo uber alles!  Semmai i detenuti li si obblighi  anche a lavorare gratis o quasi come supporti volontari e sia ben chiaro come potenziamento... in molti ambiti lavorativi sarebbero utili (naturalmente non come strategia per occupare posti di lavoro regolari! ai danni dei Normali legali e dell'occupazione dei ferraresi!).

Questa premessa on topic perché lo stesso Buonismo ormai inquina i Buskers con la retorica buonista delle minoranze: checché parlino quest'anno velleitariamente di New York, la qualità musicale è imparagonabile a lontane edizioni assai più propulsive, tranne ovvio diverse eccezioni. Ma si insiste sempre con troppo spazio anche a realtà parossistiche di Woodstok deja vu , target pseudoturistico stesso :  i media parlano di ballerini, artisti, clown, maghi e fattucchiere, ma il look sempre quello, con una rievocazione in certo senso storica folkloristica di cartapesta...  Leggiamo anche spazio a artisti sordi.... Nulla in contrario sia ben chiaro anche alle paraolimpiadi, queste si dinamiche parziali nuove anche di vero selfie   arte terapia,  ma ci pare flagrante anche in questo caso  realtà off topic e di natura sempre retorica buonista delle minoranze.  Lo scopo culturale, neorinascimentale, on the road.. dei buskers, è sempre più un simulacro....  Con anche la perla dell'arte interattiva con il pubblico  dei  "cessi" chimici, parossistico nell'unica città d'arte che stranamente non ha bagni pubblici in centro storico!  Con tanto di prossima mostra itinerante! Roba da centri sociali, spacciata anche come emersione estetica contemporanea contro i tabù dell'Occidente.

In realtà, quando anche certo alternativismo è solo o quasi pseudoavanguardia, trattasi di sintomi del nostro tempo liquido e avariato in senso letterale con l'aggravante del tacitismo idoelogico buonistico e della mera mistificazione. Lasciando perdere alla faccia del beato slogan, "la cultura salva la vita" o "Nessuna paura" le barrere di cemento per la sicurezza che segnalano semplicemente stili di vita ormai tipo Israele (anche relativamente nelle periferie come Ferrara).


Info

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/08/24/news/buskers-festival-e-sicurezza-fine-settimana-clou-1.15767958

http://www.ferraraitalia.it/lanticipazione-internazionale-e-teatro-nucleo-portano-la-citta-nel-teatro-carcere-di-via-arginone-134472.html