L'UNIVERSO DI DANTE

L'universo fisico della Divina Commedia è una sfera a quattro dimensioni, molto più vicina ai modelli di Einstein che a quelli medioevali. Anche le idee sul ruolo dell'individuo e della società sono anticipatrici rispetto al suo tempo. Se la visione politica di Dante pare diversa dalla nostra che individua nella democrazia il sole della cosa pubblica, è anche vero che la concezione monarchica dell'Alighieri si lega più all'amore per la libertà e per la giustizia che non al cieco assolutismo. Se Dante, il Dante del suo tempo, difende l'idea imperiale, è quindi perché vede in tale forma il miglior modo per garantire i valori dell'uomo. Forse, dal suo punto di vista, Dante non dice della politica cose che possano riguardarci, ma certamente non è distante dal nostro sentire la critica verso gli abusi del potere e in particolare la descrizione di quest'ultimo, attraverso le articolate considerazioni su esso e su di chi lo detiene. Dante confessore della fede cattolica, se pur senza allontanare lo sguardo dalle malefatte dei suoi pastori, è anche profeta e visionario, pervaso da un senso del futuro e delle sue conquiste che ci rendono Dante nostro contemporaneo, un contemporaneo sui generis, ma tale da suscitare la nostra ammirazione. Dante fu ribelle, infatti, e a suo modo anche eretico e misterico. Un Dante segreto che non cessa di stupirci e di svelare altre e ben più profonde intuizioni. Maestro di umanità e di conoscenza, Dante ci viene incontro con il suo straordinario universo e ce lo svela secondo una magistrale rappresentazione.
Casalino Pierluigi