DONNE E ISLAM

Il numero dei libri incentrati sulla donna nell'Islam è oggi in continuo aumento; si fanno studi sociologici, si affrontano questioni mediche, di costume, politiche, economiche, si versano sull'argomento fiumi di parole e di polemiche, si analizza l'harem in positivo o in negativo, si scrivono o si recitano opere sulle donne musulmane dei diversi paesi. Insomma, la donna nell'Islam è ormai tema alla moda, nel quale tutti si cimentano, non solo le femministe, che si occupano del problema con particolare gusto, spesso senza conoscere adeguatamente gli eventi storici, le lingue e le letterature islamiche. Si formano così, pur con qualche fondamento, immagini e luoghi comuni che finiscono per farci credere ad un Islam femmina non di rado non veritiereo. Ecco allora venirci incontro molte contraddizioni, dalle donne algerine che ad Annaba sfidano in bikini i fondamentalisti che vogliono obbligarle al burkini per potersi fare un bagno in mare. O il caso della modella Khoulud, che nel cuore dell'ortodossia wahhabita-saudita ha rischiato il carecere per un breve filmato mentre passeggia in minigonna e top invece della lunga Abaya che copre tutto il corpo. Si apre in tal modo un dibattito sugli aspetti negativi del rapporto tra donne ed Islam. La stessa guerra santa intesa come sforzo spirituale verso la perfezione, secondo il modello autentico di religiosità viene perseguita dalle donne musulmane, quelle che si ispirano ad un serio senso di lettura del Corano e della Tradizione (e non alle mode aberranti del radicalismo e ancor peggio di quello armato). si tratta di intellettuali e studiose che recuperano il messaggio originale dell'Islam e cercano di proporlo come fonte illuminante a chi brancola nella confusione e nell'errore. Argomento, quest'ultimo, che sfugge ai più e che anzi viene combattutto dalle correnti fondamentaliste per accreditare un'idea caricaturale di Islam.
Casalino Pierluigi