L'ISLAM DA BURLETTA (E CARICATURA) A TRAGEDIA

Se è vero che l'Islam della gente, coiè dei suoi fedeli, salvo qualche caso di osrtinato fanatismo, è una religione che, come le alte, fa appello ai comandamenti divini e si limita a rendere migliore la coscienza in vista della meta futura oltre la vita terrena, non così è l'islam politco ed aberrante che fa prova di se in questi giorni. Da burletta grottesca a tragedia, quindi. Per il suo popolo, Maometto fu quell che furono gli eroi del mondo antico. Come Prometeo rubò il fuoco agli dei (pre-islamici e pagani) per illuminare la vita degli uomini, superò nuovi confini dell'esperienza, affrontò pericoli immensi e offrì alla sua gente un dono che ne trasformò l'esistenza. Eppure, nonostante tutto questo, e nonostante anche dei fasti politici che dal suo verbo derivarono, a partire dai primi claiffi alla straordinari civiltà di cultura e di inelligenza che segnò la storia dell'Islam classico, l'Islam, dopo tanti secoli vive ancora il suo difficile ingresso nella modernità E certamente, se si misurano le resistenze della tradizione di fronte ad una prima o poi inevitabile innovazione, va detto con onestà che i regimi arabi, pur temendo il fondamentalismo, non hanno il coraggio di tagliare con decisione l'ambiguo rapporto con esso per vari motivi, non ultimo quello di ritagliarsi il consenso degli ambienti più conservatori e retrivi, nel timore di vederli scivolare verso il fondamentalismo. Con il risultato che, complice pure, come spesso ha fatto presente da queste colonne, la stessa realpolitik dell'Occidente, il fondamentalismo è libero di reislamizzare l'Islam con effetti perniciosi. Non solo: la propaganda fanatica si coniuga con le istanze di ribellione, per lo più acritiche, dei musulmani di seconda o terza generazione che vivono in Europa e negli Stati Uniti d'America o altrove. Occorre dunque una bonifica radicale di questo virus, attraverso la collaborazione di tutti, musulmani compresi, che finiscono per essere poi, alla fin fine, le principali vittime di quegli idioti che uccidono nel nome di Allah ovvero di un Dio che è padre comune delle tre religioni momoteistiche. L'Occidente laico, anche quello che coltiva la religione come espressione di umanità, di rispetto e tolleranza, deve risvegiarsi dall'oscuro sonno dogmatico che è capace di seminare soltanto morte e decadenza ideale e morale. In profondo contrasto con l'antico messaggio di civiltà che l'Islam dei primi secoli lanciò dall'altra parte del Mediterraneo. Un messaggio che ha comportato un'osmosi tra Oriente ed Occidente di grande valore, oltre i conflitti di cui le due sponde di quello fu che definito mare nostrum, non di rado furono protagonisti. Le notizie che arrivano da Manchester impongono una seria riflessione su queste considerazioni.
Casalino Pierluigi