LA CINA VISTA DA OCCIDENTE

Il prorompere della Cina sulla scena della storia contemporanea dell'umanità e il disperdersi di genti cinesi nel mondo costituisce uno degli eventi destinati a segnare - sortto tutti i punti di vista - una svolta di fondo nella nostra esistenza. Il completamento della rivoluzione nazionale nel 1949; il processo di passaggio da un sistema così largamente segnato da forme di vita tipiche di epoche lontane dalla civiltà occidentale ad un sistema che - per il solo fatto di richiamarsi al socialimo, se pur alla cinese - collocava l'esperimento della Cina nel solco delle trasformazioni sociali, politiche e culturali vissute in Europa nel secolo scorso (e anche in questo presente); la fase turbinosa della Rivoluzione Culturale degli abnni Sessanta, che accendeva entusiasmi e timori sproporzionati di dimensioni globali in terre lontane, anche grazie alla diffusione dei mezzi di comunicazioni di massa; il conflitto ideologico e soprattutto strategico con la Russia Sovietica (nel contesto di una rivalità epocale e di civiltà profonda), che poneva in crisi la pretesa universalità degli accordi stipulati a Yalta (che sancivano il condominio mondiale tra la Russia e l'America), all'indomani della seconda guerra mondiale, ed apriva il più drammatico capitolo delle verifiche storiche della fondatezza dell'analisi marxista relativa alla scomparsa del momento nazionale come movimento riassuntivo di valori degni di essere perseguiti; l'ascesa della Cina, dopo l'accelerazione riformista di Dengxiaoping e successori, verso un sistema capitalista avanzato, nonostante le basi di un articolato centralismo democratico e di nuove forme istituzionali; l'irrompere anche in Cina di standard globali di grande diffusione, oltre che il presentarsi anche in essa delle sfide inedite del terrorimo fondamentalista religioso (radicalismo islamico); il consolidarsi di Pechino in continenti lontani come quello africano: questi sono, in rapidissima sintesi, i tratti salienti delle conseguenze mondiali all'avvento della Cina Popolare, che, confrontandosi anche in un ambiguo rapporto con la Cina nazionalista, interrogano e sollecitano la coscienza internazionale. Un'interpretazione del realismo politico del Celeste Impero e il suo rapporto con il resto dell'universo mondo, suscita inquietanti quesiti circa il destino della potenza cinese nell'età globale.