FAZI EDITORE : Le novità della settimana - Elizabeth von Arnim E Wilhelm Schmid


 
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Cari amici,
come di consueto vi segnaliamo con molto piacere le nostre ultime uscite in libreria: 

UN INCANTEVOLE APRILE di Elizabeth von Arnim
BELLEZZA, VERITÀ E EROS di Wilhelm Schmid

Ci auguriamo siano di vostro interesse e vi auguriamo un buon fine settimana!

Elizabeth von Arnim
UN INCANTEVOLE APRILE


Pubblicato per la prima volta nel 1923, esce in una nuova traduzione il capolavoro di Elizabeth von Arnim: una storia di amicizia al femminile, un inno al coraggio di cambiare la propria esistenza, un romanzo irriverente e pieno di vita, che divenne subito un best-seller e dal quale sono stati tratti due film di successo: il primo, "The ladies meet", nel 1935, diretto da Harry Beaumont con Ann Harding, Katharine Alexander e Frank Morgan; il secondo, "Enchanted april" diretto da Mike Newell nel 1992, con Miranda Richardson e ambientato nel Castello Brown di Portofino.
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«Un romanzo sulla bellezza bello a sua volta; parla dei sensi ed è sensuale, ma soprattutto, parlando di felicità rende felice il lettore». 
dall'introduzione di Cathleen Schine

«La donna più intelligente della sua epoca».
H.G. Wells

«Il romanzo più affascinante di Elizabeth von Arnim, in tutti i sensi: fa un incantesimo… una favola impregnata di sole».
«The Guardian»

«Quest'opera meravigliosa avrà un effetto magico su tutti voi». 
«Daily Telegraph»


Wilhelm Schmid
BELLEZZA, VERITÀ E EROS
Una riflessione filosofica nel giardino dei piaceri


Come riuscire a dominare il piacere senza esserne dominati?

A questa domanda, il pensiero moderno non sembra voler conferire dignità filosofica, volgendo la propria attenzione a questioni apparentemente più urgenti. Eppure, per gli antichi greci, tale quesito non era solo materia di riflessione, bensì costituiva il sostrato sul quale riposava la filosofia stessa. La dimensione dell'erotismo è un tratto comune degli esseri umani, ciò nonostante, e forse proprio in forza di questa sua familiarità, ci turba, perché ci rende preda di pulsioni sulle quali non riusciamo a esercitare alcun controllo.
Seguendo l'itinerario tracciato da Foucault in Storia della sessualità, lavoro che ha occupato l'ultima parte della sua vita, e attraverso un'attenta lettura del Simposio platonico, Wilhelm Schmid recupera quella riflessione che è stata in grado sia di offrire le "strategie della misura" per stabilire un rapporto equilibrato coi piaceri e il desiderio, sia di interrogarsi apertamente sull'eros e sull'inquietudine che esso genera.
Schmid riscopre il sapere insito nella pratica della sessualità, un sapere antico quanto l'Occidente: qui si ritrovano le basi di quella prassi, fulcro della riflessione schmidiana, chiamata "arte di vivere", che vede nella filosofia non una ginnastica morale, ma una disciplina della cura di sé e della propria esistenza.
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