‘Time Machine’, quando i luoghi raccontano l’animo umano | estense.com Ferrara: Cosa succede se l’uomo, di colpo, decidesse di abbandonare la Terra? Le fabbriche disabitate, i capannoni lasciati in balia di se stessi, la natura finalmente libera di spaccare vetri, far marcire assi di legno, corrodere ferri. Matteo Farolfi, artista e brand designer, parte da queste considerazioni per le installazioni fotografiche di Time Machine, tornando a giocare con il delicato rapporto tra uomo e natura. L’esposizione, che inaugura sabato 21 gennaio alle 18 nella nuova bottega creativa Spazio Aperto di via Carlo Mayr 69, riprende le fila della ricerca già avviata da Farolfi con Ghost Town, il suo precedente lavoro. Questa volta, però, completamente assente è la presenza umana, che scompare del tutto anche se è in tutto. Si ritrova nelle pareti, nelle poltrone, in un paio di scarpe abbandonate. Negli alambicchi, dietro una porta, lungo le rampe di una scala. Matteo Farolfi la fa ritrovare negli oggetti, e quindi nei dettagli, sovrapposti alla fotografia attraverso l’intervento