LA BELLEZZA DELLA DISIMMETRIA

Il"mancino zoppo" è un autoritratto del filosofo francese Michel Serres. La sua condizione fisica è l'emblema del suo pensiero. In filosofia lo zoppo più celebre è quello metà nano che troviamo nello Zarathustra di Nietsche, ma già Edipo, dai piedi gonfi, discende da uno zoppo, Labdaco, il cui nome significa zoppo asimmetrico, con le due gambette, una corta e una più lunga, della lettera greca lambda. Il "mancino zoppo" di Michel Serres è più vicino ad Edipo che al non di Nietzsche, quintessenza dell'umanità nell'era iniziata con l'industrializzazione e oggi chiamata Antropocene. Già il titolo esprime la condizione di Serres, mancino zoppicante (zoppico dolcemente, dice, in proposito, il pensatore francese), ma descrive anche con uno stile proteiforme un racconto a più voci che si richiama ai suoi personaggi concettuali, da Pantope ad Arlecchino, da Ermes a Pollicina (Petite Poucette, libro di Serres, tradotto in italiano con un titolo un po' bizzarro, Non è un mondo per vecchi). In altri termini Serres si impegna a proporre una filosofia del processo di "ominescenza", attraversando discipline diverse come la matematica, la letteratura, la fisica, l'estetica, il diritto, la storia, l'antropologia, l'informatica, la sociologia, la biochimica per trarne una visione globale sintetica, alla ricerca di un sapere che oltrepassa la divisione tra istruiti colti e colti ignoranti, tra scienze dure e scienze umane, in vista di "uno spazi, nella vita, nell'azione e nel pensiero degli uominio trascendentale di comunicazione". Serres vede al riguardo nell'informazione il tratto costitutivo di ogni differenziazione nell'universo. Dal frammento di Eraclito, IL LAMPO GOVERNA L'UNIVERSO, alla definizione dell'informazione di Léon Brillouin, come neghentropia, non vi è soluzione di continuità. Serres si traforma in levatrice (in francese sage-femme), per aiutare a partorire il mondo nuovo, come Socrate, sterile, ma efficace, con la maieutica, per far fiorire la saggezza. Nel nostro mondo digitale, infine, a detta di Serres, l'alleanza prioclamata tra le scienze della Terra e quelle della vita con il digitale ci allontana finalmente dalla nuova guerra mondiale, nel senso del conflitto contro il mondo. Perché essa si realizzi sono urgenti una politica e una filosofia della storia, che siano rispetto a quelle passate ciò che la matematica dei fluidi è rispetto a quella dei solidi, circostanza che Serres promette di analizzare, seguendo la massima:"penser c'est anticiper!".
Casalino Pierluigi