IL PRIMATO DI EUCLIDE

A mettere d'accordo estimatori e detrattori (ma questi ultimi dimostrano ben poco sale in zucca) del liceo classico ci viene incontro Euclide, l'autore classico, classico tra i classici, che è alla base del pensiero matematico e razionale di tutti i tempi. Euclide è utile non solo per una compiuta traduzione dal greco delle sue opere scientifiche, ma anche per aprire la mente e approfondire non solo la conoscenza della lingua dell'antica Ellade, ma anche entrare nel cuore del processo educativo e formativo che consente di creare, attraverso il ragionamento, buoni cittadini. Il progetto di sintesi tra le discipline umanistiche e quelle scientifiche (e che vede in Euclide, secondo il suggerimento di uno straordinario intellettuale come Lucio Russo, un campione dell'unità del sapere) è stato messo in atto al liceo Torquato Tasso di Roma, diventando pure un prezioso testo pubblicato dall'editore Carocci. Un testo che recupera l'esperienza degli studenti del Tasso e propone una nuova e più meditata lettura del Libro degli Elementi di Euclide. Nell'introduzione di questo libro, due docenti del Tasso, la prima di Greco, la seconda di Fisica e Matematica scrivono che sorge davvero il sospetto che l'eliminazione dell'opera di Euclide dalle scuole dell'Occidente, avvenuta nel corso del XX secolo e il venir meno della capacità di ragionamento e di senso critico, a vantaggio di un mondo fatto solo di immagini, ma non più di parole, Euclide con i suoi Elementi, ai tempi dell'Alessandria dei Tolomei, ha scritto ciò che per duemila anni sarebbe diventato il punto di riferimento dell'insegnamento scientifico. E proprio le caratteristiche che distinguono il lavoro di Euclide da precedenti lavori è l'importanza delle dimostrazioni, attraverso un'architettura logica che ci insegna a ragionare. L'importanza di tali considerazioni sarebbe stata esaltata soprattutto con l'avvento di geometrie non-euclidee dal XVIII secolo in poi. Abituati a dire "come volevasi dimostrare", sarà ora il caso di dire "come si doveva fare" Anche per tale motivo il classico può rappresentare ancora un valore aggiunto, aldilà dei suoi innegabili e magistrali meriti culturali ed educativi.
Casalino Pierluigi