di Benito Guerrazzi
Edizione palesemente sottotono per Autori a Corte, rassegna nelle prime edizioni di ben altra levatura, d'altra parte troppa prossimità istituzionale con il Berja local Maisto alla fine contamina anche le eccellenze. A parte alcuni nomi, ovviamente Paolo Micalizzi sull'Orlando Furioso, Marcello Simoni, la presentazione di un bellissimo libro (Este Edition) a cura di R. Roversi, una mostra sul mito di Michelangelo a c. di L. Scardino, l'ottimo cantautore L. Veronesi e poco altro, nomi troppo local e-o manieristici. Soprattutto, spicca (basta leggere la presentazione roboante del solito Maisto) certo profumo di regime culturale in precedenza ben neutralizzato con figure anche politicamente e culturalmente scorrette, ad esempio Magdi Allam e per la poesia lo stesso futurista Roby Guerra con presentazione di libri per Armando editore di Roma..., e altri.
In questa occasione il minculpop è trasparente. Nei mesi scorsi si era anche parlato dello stesso Pierfranco Bruni, del Mibact, scrittore e saggista , in tour in tutta Italia per i suoi libri e pluritradotto all'estero, ma a quanto pare i curatori hanno optato appunto per il famigerato localismo letterario o -appunto- una edizione da quasi Casa del Popolo in chiave liquida 1.0 attuale, soprattutto.
Perlomeno i curatori si sono risparmiati, la farsa dello scorso anno per un fallimentare ( e ridicolo sul piano critico al di là di alcuni autori eccellenti, altri sempre della casta...) libro celebrativo su Corrado Govoni, a c. di M. Bianchi (o Negri per la vox populi), scrittore mandarino (in questo referendum persino uno spot video per il Si! E persino lavoricchia pare in Comune) e di mezzo il solito Maisto (e altri mandarini clementini della casta local Kultur), presentato in pompe magne di cui in seguito si sono perse le tracce, un insulto tale sceneggiata al futurismo intero.
Ferrara, stazione di Ferara, con l'Italo in arrivo ma con regionali bloccati sul ponte del Po per ore al freddo, metafora che è sempre lo specchio di Ferrara, città morta come ben dice periodicamente lo stesso Vittorio Sgarbi, un altro in tour costante per i suoi libri doc, stranamente mai invitato a Autori a Corte (ma si sa Maisto non ama il critico d'arte più importante d'Italia, ferrarese...).
L'era Renzi è finita come noto, quella di Maisto dead-line politik è prossimo ventura, dopo finalmente a Ferrara ci sarà una Cultura libera e propulsiva.
INFO PROGRAMMA
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Si è tenuta stamane presso la sede di Banca Mediolanum di via Saraceno a Ferrara la presentazione della sesta edizione di
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