di AsinoRosso 1
Controcorrente forse è stato un errore scommettere sul referendum riformistico di Renzi del prossimo ottobre come aut aut per farlo cadere. Si rifletta un attimo su chi è particolarmente contro, ovvero il vecchio PD bersaniano, l'ANPI e l'estrema sinistra(anche se poi lo voteranno), al di là delle opposizioni. La sicumera stessa di Renzi e la stessa Boschi, se non passa il referendum si dimetterebbero ... forse è rivelatrice, una mera trappola. Certamente trattasi di un riforma debole e anche con certe ombre, il solito copione renziano, le montagne alla fine sono topolini, ma è un fatto che è una riforma inedita, dopo decenni di ciarla politica, anche con i governi Berlusconi. Mediaticamente forse sarebbe un salto di qualità metapolitico e tattico (e spiazzante per Renzi) limitarsi a un'astensione e al contrario attivarsi, anche se vince il referendum, per fare elezioni il più presto possibile per colmare l'anomalia di un Premier non eletto dagli elettori, il terzo come si sa dopo Monti e Letta. Dimostrare con l'astensione per analisi oggettive e non ideologiche alla rovescia, con tale appunto colpo di scena imprevisto per il governo, la presenza in Italia di una opposizione matura e pronta per guidare il paese, capace di discernere clamorosamente e visibilmente e con forte brand in questo caso mediatico, tra balle flagranti del governo Renzi ma anche aperture, come tale riforma strutturale delle istituzioni. Fosse un referendum sulll'Europa o l'accoglienza dei Migranti sarebbe ovviamente altra storia, ma questo referendum con una posizione meno frontale, togliendo anche a Renzi l'esca di un giudizio politico in sè sul suo governo non eletto dal popolo (che infatti, riassumendo sbandiera come un aut aut), anche cosi vincendolo si rivelerebbe un boomerang, avrebbe esaurito, secondo logica e soprattutto come trasparente Percezione generale, il suo mandato solarmente provvisorio. E tra poche ore il Si o No stucchevole degli ultimi mesi finalmente appareterrà al Passato. Ma come temiamo l'Italia in ogni caso... Questo referendum ha già rivelato tutta la degenerazione della politica italiana attuale: in Democrazia evoluta, lecito sia il Si o il No, senza le cassandre apocalittiche dominanti su involuzioni autoritarie in un caso (il Si), vuoto di potere e potenziale carta in bianco per opposizioni immature e persino divise tra esse ancora come futura forza di governo. Nè Renzi riassumendo si dimetterebbe, oppure si paventa persino quell'improbabile leader provvisorio e ultrademocristiano clone del (sic!) ferrarese doca Dario Franceschini che già non entrerà certamente nella storia come altrettanto renziano ministro culturale e turistico (Sic! Sic!), Franceschini prima bersaniano poi lettiamo poi renziano....la quintessenza e la banalità della politica! Non ultimo questo referendum, oltre alla data sbagliata, sotto Natale, alla fine potrebbe avere solo due reali vincitori: il Debito Pubblico, costato il Referendum 300 milioni di euro (quanti per quasi sistemare le recenti aree terromotate...)e appunto l'Uomo italico natalizio...
Controcorrente forse è stato un errore scommettere sul referendum riformistico di Renzi del prossimo ottobre come aut aut per farlo cadere. Si rifletta un attimo su chi è particolarmente contro, ovvero il vecchio PD bersaniano, l'ANPI e l'estrema sinistra(anche se poi lo voteranno), al di là delle opposizioni. La sicumera stessa di Renzi e la stessa Boschi, se non passa il referendum si dimetterebbero ... forse è rivelatrice, una mera trappola. Certamente trattasi di un riforma debole e anche con certe ombre, il solito copione renziano, le montagne alla fine sono topolini, ma è un fatto che è una riforma inedita, dopo decenni di ciarla politica, anche con i governi Berlusconi. Mediaticamente forse sarebbe un salto di qualità metapolitico e tattico (e spiazzante per Renzi) limitarsi a un'astensione e al contrario attivarsi, anche se vince il referendum, per fare elezioni il più presto possibile per colmare l'anomalia di un Premier non eletto dagli elettori, il terzo come si sa dopo Monti e Letta. Dimostrare con l'astensione per analisi oggettive e non ideologiche alla rovescia, con tale appunto colpo di scena imprevisto per il governo, la presenza in Italia di una opposizione matura e pronta per guidare il paese, capace di discernere clamorosamente e visibilmente e con forte brand in questo caso mediatico, tra balle flagranti del governo Renzi ma anche aperture, come tale riforma strutturale delle istituzioni. Fosse un referendum sulll'Europa o l'accoglienza dei Migranti sarebbe ovviamente altra storia, ma questo referendum con una posizione meno frontale, togliendo anche a Renzi l'esca di un giudizio politico in sè sul suo governo non eletto dal popolo (che infatti, riassumendo sbandiera come un aut aut), anche cosi vincendolo si rivelerebbe un boomerang, avrebbe esaurito, secondo logica e soprattutto come trasparente Percezione generale, il suo mandato solarmente provvisorio. E tra poche ore il Si o No stucchevole degli ultimi mesi finalmente appareterrà al Passato. Ma come temiamo l'Italia in ogni caso... Questo referendum ha già rivelato tutta la degenerazione della politica italiana attuale: in Democrazia evoluta, lecito sia il Si o il No, senza le cassandre apocalittiche dominanti su involuzioni autoritarie in un caso (il Si), vuoto di potere e potenziale carta in bianco per opposizioni immature e persino divise tra esse ancora come futura forza di governo. Nè Renzi riassumendo si dimetterebbe, oppure si paventa persino quell'improbabile leader provvisorio e ultrademocristiano clone del (sic!) ferrarese doca Dario Franceschini che già non entrerà certamente nella storia come altrettanto renziano ministro culturale e turistico (Sic! Sic!), Franceschini prima bersaniano poi lettiamo poi renziano....la quintessenza e la banalità della politica! Non ultimo questo referendum, oltre alla data sbagliata, sotto Natale, alla fine potrebbe avere solo due reali vincitori: il Debito Pubblico, costato il Referendum 300 milioni di euro (quanti per quasi sistemare le recenti aree terromotate...)e appunto l'Uomo italico natalizio...