Franceschini fa il doge a Venezia, contro il numero chiuso, per un turismo non mordi e fuggi..(ma mangia e fuggi si!)

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/09/01/news/emergenza-turismo-a-venezia-franceschini-no-al-numero-chiuso-1.14044007?ref=hfnvveec-2

............. VENEZIA. Contrario a fissare un numero chiuso di visitatori per un'intera città, ma favorevole a stabilire un tetto per alcune zone o monumenti più fragili. Si può sintetizzare così il Franceschini-pensiero sul tema di come affrontare quella vera e propria emergenza che quest'estate gremita di visitatori come mai prima ha riportato in auge: servizi pubblici insufficienti, viabilità spesso impossibile nel pigia-pigia della folla. Massa che, con i grandi numeri, porta con sé non solo sempre più disagi e spese per i servizi pubblici, ma anche un crescente numero di maleducati, con le loro intemperanze talvolta burlone (i bagni in canale o i pic nic in riva al Molo), talvolta molto pericolose per sé e per gli altri (se ci si tuffa dal Ponte di Rialto finendo su un taxi) , talvolta insostenibili (come chi trasforma in orinatoi calli, canali, persino il bacino di San Marco).
«Immaginare città a numero chiuso è un po' difficile, perché per definizione le città sono luoghi aperti, che devono vivere», commenta il ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini, incalzato dalle domande dei giornalisti, nel corso delle sue giornate veneziane alla Mostra del cinema, «ma si possono immaginare delle forme di regolamentazione degli accessi: ad esempio su Ponte Vecchio a Firenze non ci possono stare contemporaneamente milioni di persone. So che il sindaco Brugnaro sta lavorando ad alcune ipotesi».
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Questioni delle quali si parla da decenni, ma che non hanno mai sortito effetto efficace: tutti vogliono andare in piazza San Marco se vengono a Venezia, poi magari andranno anche a San Pietro di Castello, ma passeranno comunque sul ponte di Rialto. Tutti e sempre di più.