VIVIAMO IN UNA CHIESA CATTOLICA SENZA CRISTO. IL CASO DEL VESCOVO DI TARANTO

 

Il caso del Vescovo di Taranto che annulla una messa per Mussolini e Gentile. Reazioni nazionali. Viviamo in una Chiesa senza Cristo
Di PIERFRANCO BRUNI



Mi sarei aspettato che la decisione iniziale sarebbe stata più ragionata sia dal punto di vista etico che cattolico. Ma così non ha voluto il vescovo di TARANTO mons. Filippo Santoro nel celebrare una messa in suffragio di due uomini, ovvero di due persone, ovvero di due "anime".
Una motivazione ideologica non rende la Chiesa la Chiesa comunità di tutti. Questo mi dispiace non tanto per Mussolini e il cristiano cattolico praticante Giovanni Gentile che sono stati distaccati dalla istituzione Chiesa. Mi dispiace per il mondo cattolico e per quella nota frase - pensiero di Papa Francesco che ebbe a dire: chi sono io per giudicare. Questa non è la Chiesa di papa Bergoglio. Ma ammesso che sia questa non può essere la Chiesa dei cristiani.
Non è la Chiesa che pone al centro la Persona, la Misericordia, L'Umiltà. È la Chiesa che ha giudicato ingiustamente.
Non riesco a trovare una ragione realmente motivante nella decisione del vescovo Santoro. Non riesco a leggerla nella cifra storica dopo oltre Settant'anni della caduta del Fascismo e dell'uccisione di Mussolini e Gentile. Non riesco a trovarla dal punto di vista morale.
La morale vive di etica e anche di teologia. Questo gesto del Vescovo non fa altro che sollevare una questione metafisica.
Mussolini e Gentile non sono persone e quindi non meritano dalla Chiesa Cattolica alcuna misericordia. Questa è la lettura. Ci sono persone che meritano una messa e altre no.
Sì forse la meritano gli assassini di Giovanni Gentile. Vero Eccellenza Santoro?
Se fossi in Lei ripenserei al concetto ontologico di misericordia e ritornerei a rileggere Paolo e Agostino.
Da Cristiano in Cristo non condivido la Sua posizione perché Lei si è schierato non sul piano religioso, ma meramente ideologico.
Lei ha condannato due Anime. Non sono state degne di ricevere un "sacramento".
La reazione a livello nazionale è stata abbastanza vistosa e la Sua posizione non meriterebbe alcuna risposta.
La Chiesa che non accoglie è una religione della distanza. Ma il fatto che più mi meraviglia è che la Messa non è stata richiesta da atei, da giacobini, da laicisti, da relativisti del nulla. È stata chiesta da uomini cattolici cristiani e credenti.
La Chiesa non ha fatto altro che allontanare i propri figli. Il resto cade nel silenzio.
Ma credo che i veri cristiani dovrebbero riflettere sulla posizione del Vescovo di Taranto che accoglie le istanze ideologiche contravvenendo a coloro che pongono al centro l'uomo la fede il Cristo.
Viviamo in una Chiesa senza Cristo!