Matteo Renzi, meglio Marchionne dei Sindacalisti

*Nota di Roby Guerra..  pur nell'imminente, di questo passo, fine del miraggio italiano tardo "progressista" dell'ex rottamatore Matteo Renzi, lo Stil Novo si è sempre rivelato un efficace (fino ad un certo punto) Medium senza Messaggio, con l'Italia sempre in crisi e anzi con emergenze latenti islamo terroristiche e migranti invasori ancora incredibilmente sottovalutati, oltre a costanti politicoballe con derive relativamente orwelliane (al massimo qualche riforma non banale e certamente Renzi senza alcuna alternativa a sinistra degna di questo nome...) colpo di reni del Premier con un aforisma diversamente operaio: Pro Marchionne e contro quei sindacati arroccati ancora nel 1948 o quasi...  Debole magari ma una tantum il Renzi rottamatore di un tempo, prima del Potere, poi ...appunto... La ridefinizione dell'interfaccia Stato-Governo e Mondo del Lavoro, in ogni caso, in futuro, dovrà, se vuole essere una svolta, ripartire da witz linguistici del genere. Dalla presa di coscienza della fine del sindacato (se non del lavoro stesso in ottica rifkiniana anche e futuribile) e dalla semmai indubbia creatività di figure come Marchionne, anche se troppo impopolari, nel senso di poco ideologici, da un lato e da postsindacalisti (sperando s'inventino nomi e espressioni nuove) altrettanto creativi e non zavorre del passato e capaci di captare le nuove grandi possibilità post Automazione e Robotica ecc.

Renzi si schiera con Marchionne:

«Ha fatto più lui di certi sindacalisti»

Il presidente del Consiglio interviene a Classe Democratica, scuola di formazione politica dei dem

fonte  Corriere della Sera


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«Ha fatto più Marchionne, hanno fatto più alcuni imprenditori per i lavoratori che certi sindacalisti...»: Matteo Renzi interviene così a Classe Democratica, scuola di formazione politica dei dem.

Il ruolo di Chrysler
Il premier si schiera al fianco del manager Fca (che solo un paio di giorni fa aveva ribadito: «Voterei Renzi»): «Io difendo Marchionne. La Chrysler era finita, finita, Obama ci ha messo soldi perché i presidenti di sinistra credono negli investimenti pubblici e Marchionne l'ha rimessa in moto — sostiene —. Oggi le Jeep vengono fatte in Basilicata e per me è una cosa bellissima. Per me è di sinistra chi crea lavoro, non arrivo a dire il "compagno" Marchionne ma se vuoi paesi in cui ci sono fabbriche devi avere imprenditori che ci credono e questo atteggiamento purtroppo in Italia la sinistra l'ha respinto».

LINK E VIDEO  CORRIERE DELLA SERA