La ragion di stato come nuova scienza. Il caso di Giovanni Botero

 di CASALINO PIERLUIGI
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> Benedetto Croce definì la ragion di stato una nuova scienza,
> riprendendo considerazioni formulate a suo tempo da altri pensatori.
> In realtà Giovanni Botero scrisse che la ragion di stato equivale a
> prudenza e sapienza, concetti che gli stati concepiscono in vista di
> miglior sorte per i loro cittadini. Il Botero riteneva che la ragion
> di stato potesse coniugarsi con la morale, ma successivamente tale
> visione delle cose venne assimilata alla teoria del principe di
> origine machiavellica, una teoria, a dire il vero, presente in
> numerosi autori dell'antichità a partire da Kautilya. La ragion di
> stato divenne in seguito (anzi fu sempre concepita così) come
> interesse nazionale, segretandone fini e mezzi (servizi segreti), da
> non rivelare in alcun modo ad amici e nemici per la suprema salvezza
> dello stato stesso. Giovanni Botero, che con le sue opere intuì anche
> il processo di globalizzazione, prospettò la necessità della prudenza
> e della sapienza da parte dei reggitori degli stati. La regia della
> ragion di stato conduce, secondo lo studioso di Bene Vagienna, che fu
> anche uomo di Chiesa, alla sicurezza della convivenza civile e
> sociale, in un intreccio di virtù e di norme volto alla pace pubblica,
> ma anche a quella privata nel disegno provvidenziale che egli
> prediligeva, cioè quello cattolico. Ciò premesso, anche il Botero
> riconobbe la necessità di una specifica politica di tutela e difesa
> degli interessi dello stato, non di rado in deroga alle disposizioni
> riconosciute. L'atteggiamento di conservazione dell'ordine interno e
> di ricerca informativa all'esterno sarà spesso identificata nel
> cosiddetto "orecchio del re". Anche sotto questo aspetto va
> riconosciuta la consapevolezza della dimensione globale da parte del
> celebre gesuita piemontese, che, pur adattando al suo schema, come
> prima di lui il Guicciardini, la teoria di Niccolò Machiavelli, sembrò
> porsi nel contesto della Controriforma. Attraverso, come è stato
> detto, un'inedito progetto di governo delle anime (che John MacCormick
> ha chiamato ragion di stato popolare o democratic statecraft nel segno
> di un'alleanza trono-altare), il Botero punta comunque ad una Città
> Virtuosa, riecheggiando, mutatis mutandis, le idee del filosofo arabo
> Alfarabi.