Ferrara e le lobby segrete....

La telenovelas infinita della Carife ormai da diversamente canovaccio per Stephen King in versione rosa noir (per ovvio relativismo e e proporzionalità tematiche) e le nuove polemiche sui tavolini, molto interessanti e strutturali, e altri simulacri (local) campi nomadi pagati dal PD, palazzi degli specchi paramafiosi che non si vogliono nè abbattere, lo streaming stesso dell'area infetta GAD..,  nè sgomberarli, la stampa local che profuma sempre più di bitcoin firmati PD, legittimano a Ferrara non chissà quale complottismo, ma certa analisi eretica quasi esoterica, anche se poi, quasi tutto alla luce del Sole, approfittando poi, il regime local PD, del tontismo conclamato o la rassegnazione dei ferraresi e degli elettori.
Mentre continua l'inerzia oggi molto renzignola dell'arte balla come motore di sviluppo della città, al massimo qualche flebo, o altre eccellenze, indubbie, ma sterili in senso economico-sociale a medio lungo termine, in queste ore spiccano le schermaglie tra il carrierista Marattin che indubbiamente a ragione "denuncia" decenni di malaffare gestionale tutta local per l'ex banca del partito, come risposta a alcuni vertici in primo piano che gridano alla malafede e alla diversamente usura (sic!)   della Banca d'Italia, ecc. , per depistare la verità. Lo stesso primo cittadino ne esiterebbe come agnello innocente, visti i suoi sforzi, si dice, per arginare recentemente in qualche modo il disastro. Peccato che qua a Ferrara tutte le classi dirigenti come noto siano simbiotiche con il PD renziano e quindi lo stesso Marattin bara a metà, e non si capisce quindi, nella bancarotta e l'usura persino esistenziale e mediatica contro relativamente poche ma concrete vittime, quale riunione di Famiglia o Clan si stia svolgendo, se non solo una sceneggiata occultissima.  Non a caso parallelamente si parla di tavolini volanti o meno, secondo logiche di contaminazione di varie caste nascenti o lobby extra ben note, copione già in atto da decenni ancche questo, con coincidenze temporali, politiche ben personificate, poi magari cambiano le personificazioni, nomi che sanno tutti, per essere meno criptici, a danno del libero commercio ferrarese e della qualità, ma si sa le norme sono diverse per gli extra diversamente imprenditori o bottegai ecc, soprattutto quando circolano sempre bit coit altrettanto spiritistici in certa politica finanza rossa diversamente tangenziale. local, ma - questo vero, al passo con i nuovi business plan nazionali del Partito!
Tavolini liberi per troppi extra che offrono la grande rivoluzione gastronomica di kebah vari al posto dei soliti spritz e panini e piadine e cosi via....
Poco chiaro?  studiate Connettonica e storia local , basta sfogliare molti archivi della stampa local: una cosa è certa, tale lungo incipit per illustrare la prima e strutturale delle caste o meglio lobby, quella del PD, a partire dalla fine storica del PCI local.  Del PD e delle Coop, braccio commercializzato del Partito fin da Tangentopoli, anche se evaporata come un fantasma a Ferrara (unica città vergine in Italia in tal senso).
Via via si sono sviluppate altre caste e lobby: quella culturale e dei giornalisti,  anche ambientalistica, poi quelle extra, Made in China (almeno negoziabile in certo senso visto che non ambiscono a nessuna mutazione antropologica local e ovunque prendono il potere economico) e infine un paio di lobby invece insidiose per motivi anche complementari ma diversi come obiettivi letali, per la libertà, la democrazia, la comunità, nello specifico ferrarese.  Tutte lobby, sia ben chiaro, non antagoniste, compresa, figurarsi quella stampa local e quella culturale, finanche ecoluddista che qua non focalizziamo, in quanto ormai denunce anche banali: tutti poi lo sanno a Ferrara (parecchi persino le condividono,tranne  eccezioni anche giornalisti o cosiddetti intellettuali o artisti, ma si sa le eccezioni non cambiano  nulla!). In ogni caso caste e lobby local...tutti software ben collaudati nel registro di sistema e persino sistema operativo del PD! Ora focus sulle due più gravi e destinate a abnormi sviluppi esponenziali e micidiali per il fu futuro di Ferrara (ma anche dinamiche nazionali sia ben chiaro, Ferrara semplice micro specchio, pur alcune peculiarità speciali e rilevanti come addirittura anticipazione italian global e "multietnica").
Spettacolare è l'emersione della lobby gay in salsa ferrarese, con un ferrarese ai vertici nazionali, esattamente come altri sono ai vertici del PD nazionale e della Cultura e del turismo.... Con scenari innestati che trascendono eccome legittimi anche diritti giuridici: minano infatti la psicologia evoluta umana... non differenziando tra la normalità persino filogenetica e la memoria della Tradizione non passatista ma fondamentale (archetipi inclusi)  e  semplici variabili contingenti anche storiche, non ultimo antifuturo o antiprogresso,  ridotti al paradiso rivoluzionario  di diversamente proci (Ulisse e la maga Circe e persino Penelope e Omero politicamente miticamente scorretti!) e  verso extra (mai extraterrestri però!).   Tutti uguali, il genderismo esasperato per un mondo nuovo assolutamente omologato... soggetti e  macchine strutturali come la Famiglia e la Sessualità stessa.  E cavallo di Troja, dopo l'avvento dei Proci archetipi..., in tale paracomportamentismo patologico, contro la Chiesa di Roma e i suoi valori (certamente discutibili ma non cosi...) per aprire praterie infinite all'Islamo comunismo! Un paradosso anche, ma si sa, paradossi che i lavoratori liberati,  per 70 anni nelle democrazie reali comuniste poi finiti nei gulag o simili radiosi progressi, come insegna la storia del novecento, anche banale: già... nelle future comunità islamiche maggioritarie anche local, che fine faranno i diritti giuridici pur legittimi del movimento gaio?
Ecco la lobby più segreta in certo senso, connessa come una protesi alla questione stessa migranti..., di cui a Ferrara, certa neolingua taglia persino la denuncia del dizionario specifico....  quella infatti extra-islamica! Non a caso, completando più o meno le cronache, mentre l'Italia è a un passo dalla guerra in Libia, guarda guarda, a Bologna e Ferrara, sindaci, vescovi (quello di Bologna) e molta intellighenzia "rossa"  rettiliana e sotto sotto antisemita , compresi portavoce della comunità musulmana ferrarese (finora supposta moderata)  vogliono fare le moschee (i tempi secondo loro sono maturi, ma in che senso?).   Al passo con la grande lobby mondiale arabeggiante che con la scusa dei migranti sta conquistando l'Europa almeno mediterranea, che condiziona fortemente e economicamente (mica pezzi di vetro i bit coin di emiri  e sultani potenze e leader in tutta Europa  dalla City di Londra alle varie Kraut Bank  e  sigle ben note finanzocratiche)  e controlla già il mercato global,  usurando nel corpo e nell'Anima i popoli europei, compresi i villaggi emiliani... Con la complicità  o la sindrome patologica di Stoccolma galoppante degli stessi Europei, Obama-americani e Occidentale (o ingenuità e sottovalutazioni clamorose.. o malafede).
E più  o meno segreta perchè anche innestata dal PD, le sue politiche ultra buoniste e suicidali, futuro grande target elettorale nazionale e locale, si sponsorizza e sviluppa con le solite Coop diversamente On Lus....  
Purtroppo anche in una logica aberrante di distruzione della nostra comunità e della civiltà in senso più macro nazionale, relativa distruzione, al massimo una islamizzazione moderata, nessuna guerra con l'Isis per intenderci, ma islam moderato non vuole dire integrazione ragionevole, ma semplice tolleranza minima, con loro che comandano,  e proprio grazie al divenire per modo di dire  meglio implodire appena accennato, grazie al PD. Che poi, tempo, due o tre generazioni, dopo anche il voto agli extra, significa trasformazione, avranno i numeri, leggi demografia.. in PDI  Partito Democratico Islamico e in democrazia, vince chi ha più numeri.... E i nuovi ferraresi nello specifico extraislamici, esattamente come l'Isis è scappato di mano agli Occidentali, a Obama in particolare e agli stessi arabi musulmani, scapperanno di mano come, pure in forma moderata relativa  e comunque letale, appena ipotizzato se non descritto, al PD schizopatico attuale.   Che diventerà PDI.  Ferrara se la caverà, eufemismo, restando città d'arte, euroislamica!  E i residui nativi discuteranno ancora dell'antifascismo, in un città spopolata di autoctoni, per forza di demografia e gioventù, già in fuga oggi, no sviluppo no future, altrove.. magari in Australia!  Ferrara game over...