Ipocrisia e diritti umani: il caso dell'anziano cittadino britannico in Arabia Saudita

Inutile piangere sulla sorte del povero cittadino britannico che
rischia di essere frustrato per aver consumato un po' di vino in
Arabia Saudita. La cosa grave è che l'Occidente continua a tollerare
queste gesta esecrabili nel nome di interessi più o meno strategici. A
questo punto sorge la domanda se si debba accettare la wahhabizzazione
del mondo arabo e del resto del mondo civile, con conseguenze nefaste.
E pensare che se c'è gente ipocrita è quella saudita a detta persino
di tutti gli altri musulmani del mondo. Non rispettano il Corano - si
dice- e bevono champagne lontani da casa loro e si intrattengono con
prostitute, incoraggiando il vizio in ogni dove, per poi punire con
ferocia chi dissente o non rispetta la legge islamica più retriva;
trattano gli stranieri come animali e inoltre contendono agli sciiti
iraniani l'egemonia nel Golfo e nell'universo islamico, con riflessi
negativi sui rapporti internazionali. Nessuno sottovaluta l'insidia
iraniana per Israele, ma altrettanto pericoloso è il finanziamento
della barbarie ultrasunnita, da tenere però rigorosamente fuori dai
confini della penisola arabica,creando danni agli altri. Questa è
l'amara verità, purtroppo. Lo si ammetta o no. E finché non si farà
chiarezza con questo Medioevo, la situazione non si muoverà mai di un
millimetro. La teocrazia wahhabita era un tempo considerata un'eresia
insensata in seno all'Islam; oggi invade tutto e tutti e si afferma
dove mai e poi mai si sarebbe affermata.
Casalino Pierluigi,
Casalino Pierluigi, 13.10.2015