Grande successo per il viaggio musical-letterario "Era febbraio" andato in scena alla Sala della Musica di Ferrara. Una bella performance patrocinata dalla fondazione l'Approdo, che ha messo a confronto il periodo della Resistenza e i giorni nostri, attraverso l'alternarsi di letture dedicate. Eccellente interpretazione dell'attore Marco Sgarbi, e ottime esecuzioni delle canzoni eseguite dal vivo del cantautore Beppe Giampà, su testi inediti dello scrittore ferrarese Sergio Gnudi. Storie di Resistenza e consapevolezza civile, del passato e di ricordi contemporanei con richiami alla letteratura, e in particolar modo al romanzo di Renata Viganò (L'Agnese va a morire) con una canzone dedicata al romanzo che ha aperto e chiuso il progetto teatrale con la canzone "Era febbraio". Interessanti alcuni passaggi multimediali, come voci fuori campo di testimoni e un breve ma appassionante discorso di Sandro Pertini.
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...