Il ritorno dell'umanista Celio Calcagnini

Estense com

di Francesco Altavilla
"Calcagnini, chi era costui?". La ricerca del professor Oliviero Diliberto sulle tracce dell'intellettuale rinascimentale ferrarese è cominciata così. "Il dotto Celio Calcagnin" come viene citato nel canto XLII de "L'Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto, era un eclettico umanista che gravitò intorno alla corte estense a cavallo tra il XV e il XVI secolo.
Il Ridotto del Teatro Comunale, è stata la "bella cornice" per usare le parole di Italo Cariani, presidente dell'associazione culturale "Democratica", che ha voluto dare avvio alle sue attività, ospitando il professor Diliberto, impegnato in questo periodo a portare testimonianza, in Italia e all'estero, della ricerca che ha condotto sulla figura del poliedrico Calcagnini. "Una bella occasione di dialogo tra le varie componenti della cultura ferrarese, uno dei ruoli che vogliamo svolga il teatro" ha sottolineato Roberta Ziosi, presidente del Teatro Comunale di Ferrara.
Dunque, chi era questo Celio Calcagnini, ricordato da Ariosto nella sua opera più famosa, cui era anche intitolata una scuola proprio qui a Ferrara? Nato nel 1479 a Ferrara, figlio illeggitimo di una famiglia facoltosa, da cui venne riconosciuto, Celio Calcagnini dopo essersi laureato all'Università di Ferrara, "tra le più prestigiose d'Europa all'epoca" ha ricordato Diliberto, inizia a lavorare per la famiglia degli Este, calandosi appieno nel clima cosmopolita che contraddistingueva la corte ducale. Svolgendo diverse attività, da quella di insegnante a quella di funzionario, senza trascurare le tante missioni diplomatiche che lo portarono in Polonia e in Ungheria, Calcagnini giunse ad essere nominato, nel 1517 storico ufficiale dei Duchi d'Este. Fortemente legato al cardinale Ippolito d'Este, Calcagnini a Ferrara e nei suoi numerosi viaggi "entrò in contatto ed ebbe rapporti personali con la più raffinata intellettualità dell'epoca" ha sottolineato il professor Diliberto. Di questo suo cosmopolitismo sono rimasti i numerosi epistolari, che lo collegano a Niccolò Copernico e a Erasmo da Rotterdam, per citare alcuni dei suoi più noti "contatti"..... CONTINUA  VEDI LINK IN ALTO

*Da segnalare per Celio Calcagnini  "renaissance", l'ampia sezione dedicata da Riccardo Roversi, nel suo 50 Letterati Ferraresi,   dal rinascimento alla modernità, Este Edition, 2014.