La figura di Giordano Bruno è complessa e va
ben aldilà delle meschine polemiche che segnarono diverse stagioni della
storia civile e del pensiero. Solo di recente una più compiuta ed
opportuna rivisitazione delle idee e dell'azione del religioso nolano ha
gettato nuova e più significativa luce su un personaggio di così vasto
spessore culturale e di così straordinaria capacità di suscitare
polemiche. L'inesauribile creatività e l'incandescente parabola della
sua esistenza fanno di Giordano Bruno non tanto un campione del libero
pensiero, ma ne definiscono la cifra rivoluzionaria dell'intuizione
scientifica, oltre che della sua testimonianza autorevole della
vitalità della natura. Potente filosofo dell'infinito, della pluralità
dei mondi e della creatività mago-ermetica Bruno ci ha lasciato
un'eredità intellettuale in perenne espansione, una lettura
dell'universo in chiave ultra-moderna, una strenua difesa della libertà
del pensiero, una vis enciclopedica, che va aldilà dell'eclettismo.
Immagini, idee, concetti, irruzioni spericolate nel pensiero di spiriti
magni della filosofia e della letteratura di ogni epoca, che abbraccia
un arco grandioso da Anassimandro ad Apuleio, da Anassimene ad
Acidalius, ad Agrippa, a Petrus Albinus, ad Averroè (l'arabo Ibn Rushd,
maestro ispiratore di Dante Alighieri), Avicenna (l'arabo Ibn Sina^),
Avicebron, ad al-Ghaza^li^, a Pietro Aretino, a Ludovico Ariosto, per
concludere con figure del mito classico come Apollo o Atteone, o
studiosi come Romano Amerio: tutti elementi che sono legati a Bruno.
Senza dimenticare riflessioni e riferimenti che in Bruno ci trasportano
verso ardite costruzioni dell'intelligenza. Ma nemmeno ci si può
fossilizzare sul ruolo di Bruno come paladino e anticipatore della
modernità rinascimentale. Forse, infatti, Bruno va ben oltre gli stessi
angusti limiti consacrati dagli studiosi della sua filosofia. E si può,
quindi, a giusta ragione concludere che la vocazione visionaria e
l'audace penetrazione delle leggi della natura fanno di Giordano Bruno
un uomo non solo dedito alla speculazione più o meno tradizionale, ma un
ricercatore appassionato del sincretismo culturale (pre-globale) e
soprattutto un teorico profetico della nuova filosofia della scienza.
Casalino Pierluigi, 16.02.2015