L'INESORABILE DOMINIO DEL TEMPO

Il tempo è il susseguirsi di attimi segnati dalla distruzione, è il principio di dissoluzione, in cui tutto perde  valore e sostanza. Il tempo è anche movimento che fissa l'azione in un momento singolo, statico ed immobile, che arresta il procedere sbuffante del treno della "Stazione di Montparnasse" di De Chrico. L'alternarsi dell'immagine del tempo pubblico e quello privato, tra presente e passato, si ricomponbe, infine, in una solo dimensione frenetica e sfuggente nel profondo della coscienza. Cos'è dunque il tempo?. Scorre o è immobile? Si identifica in un fattore distruttivo percepito come la fine di ogni cosa? O si concepisce nella progressiva risoluzione del visibile nella prospettiva ultima del destino dell'uomo e dell'universo ?. "Vulnerant omnes, ultima necat" : ogni ora che passa ti ferisce, l'ultima ti uccide. Questa è la massima inquietante  riportata su un'antica meridiana. Si tratta di una verità ineluttabile che segna la nostra vita e ne esprime il significato più autentico. E' il prendere att, senza equivoci, della vera saggezza. "Lento, lento sia il vostro andare, cavalli, nella notte", è l'invocazione disperata di Faust alle sfere celesti nel tentativo di arrestare il corso del tempo. La riflessione sulla brevità dell'esistenza e sui limiti delle opere degli uomini è tema ricorrente e drammatico, tra timore e speranza. "Il tempo della morte è ogni momento" dice Eliot nei suoi Quartetti. "Presto, qui, ora, sempre". Il tempo stringe be non puoi indugiare. Il tempo coinvolge tutto il nostro essere e se ne avverte la presenza soltanto quando cominci ad esaurirsi. I rintocchi dell'orologio che risuonano in Marlowe richiamano lo spegnersi del battito del polso. Tutto precipita verso la fine. Una sequenza che fa esclamare ad Ippcrate: "L'arte è lunga, la vita è breve". Del resto Gesù ha fretta di compiere la Sua Missione e rivolgendosi ai discepoli recita il celebre:"Ancora un poco mi vedrete, ancora un poco e non mi vedrete". La suggestioni letterarie del tempo e del suo epilogo, le considerazioni sulla precarietà del viaggio terreno e sulla vanità dell'orgoglio umano, le analogie tra il valore economico delle nostre azioni e il prezioso significato morale di esse ci spinge a considerare sulla scommessa estrema tra il tempo e l'eternità. Una scommessa che si risolve nell'idea stessa del futuro e del suo messaggio di fede nella civiltàdell'uomo.
Casalino Pierluigi, 31.01.2015