Marco Cremonini
Da Boldini e de Pisis
a Picasso e Gaudì, a
Chirico, Carrà, Morandi, Dalì, Magritte a i' Ludovico Ariosto e '
Orlando Furioso: Ferrara scommette ancora nonostante la crisi su arte e
cultura d'indubbia eccellenza, per la stagione 2015/16.
Non solo la
sede canonica del pur splendido Palazzo dei Diamanti, finalmente anche
il Castello Estense. Oltre il sisma del 2012, il programma sembra a
dir poco sorprendente e neppure promettente, spettacolare.
Va da
sè, il noto marketing culturale ferrarese, spesso ancora di stile 1.0,
nell'era ormai del 3.0, ottimizzerà l'ultimo sforzo finale della
cosiddetta ferraresità?
L'obbiettivo, noi siamo oggettivi, è ancora
possibile, tuttavia, necessaria meno pomposità, già eloquente nelle
anticipazioni e piaccia o meno, si auspica qualche nuova unità umana
conoscitiva e meritocratica per il business plane prassi fondamentale
per non sciupare un cartellone indiscutibile.
Di più... un link in
più anche coraggioso, tra una mostra e l'altra... Ci si inventi proprio
al Palazzo dei Diamanti, una mega mostra collattanea con i 20/30 piu
importanti Pittori artisti contemporanei viventi" di Ferrara, ce ne sono
almeno una cinquantina operativi già di buona se non ottima fama
nazionale, spesso poco supportati dagli addetti ai lavori...
Cosi si crea il futuro... (magari ri-chiamando anche un certo Vittorio Sgarbi....)