La Boldrini a Ferrara, l'Internazionale contro gli italiani e per il Caos multietnico prossimo venturo

unnamed (24)Come dar vita a una buona politica durante il 'tempo dell'antipolitica'? Laura Boldrini arriva a Ferrara, ospite del festival di Internazionale, per rispondere a questa domanda. La presidente della Camera si prepara infatti all'intervista con il giornalista Eric Jozsef (Libération) e con il sociologo Ilvo Diamanti quando poco dopo le 15 si presenta a Palazzo della Racchetta, dove è attesa dagli organizzatori del festival, dal questore Orazio D'Anna e da una schiera di fotografi e giornalisti pronti a raccogliere le sue prime dichiarazioni della giornata nella città estense.

La Boldrini si ferma per qualche minuto per toccare alcuni dei temi che si troverà ad affrontare durante l'incontro con Jozsef e Diamanti. 'Sobrietà' e 'fatti' sono le parole che ripete più volte, in un discorso in cui la presidente della Camera sostiene a spada tratta le motivazioni che la spinsero a entrare in politica, dopo l'attività come giornalista e come portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

"Per quanto mi riguarda – afferma la Boldrini – cerco di mettere in pratica quello che mi ha spinto a candidarmi in politica: ero indignata per quello che vedevo nel paese e ho voluto dare il mio contributo". Un contributo che secondo la presidente della Camera si ottiene soprattutto attraverso il lavoro quotidiano nelle istituzioni. "La chiave è la sobrietà – afferma -: io e il mio staff ci siamo tagliati lo stipendio del 30%, senza che nessuno ce lo avesse mai chiesto. E poi è importante compiere delle azioni per aprire le porte delle istituzioni ai cittadini: ascoltarli, farli entrare nel palazzo. Ad esempio abbiamo ospitato i gruppi di studenti alla Camera e domani apriremo le porte a 600 sindaci, perchè è giusto mostrare le propria vicinanza col territorio. L'antipolitica si combatte con i fatti".

ippLa presidente della Camera ha parlato anche dell'operazione "Mare Nostrum": "Sarebbe scellerata l'ipotesi in cui "Mare Nostrum" tira i remi in barca e a sostituirla non ci sia un'operazione che abbia mezzi e risorse sufficienti e soprattutto un mandato chiaro che abbia al centro il salvataggio e il soccorso di vite umane. Questo è fondamentale. Nell'ipotesi in cui "Mare Nostrum" dovesse ridurre il suo impegno e non ci fosse nient'altro in sua sostituzione allora noi tutti saremmo responsabili di molte più morti in mare di quante non ce ne siano già state finora".

E l'ultimo riferimento della presidente della Camera va al mondo di internet, quando afferma che "è necessario aumentare la partecipazione dei cittadini con tutti i mezzi disponibili, anche digitali. Sono favorevole alla formazione di una commissione costituzionale per i diritti di internet e anche in questo senso mi piacerebbe incontrare e confrontarmi con i giovani".

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