Dopo il 2-0 alla "storica" Lucchese, la Spal verso la B?

Nuova Ferrara di P. Negri


Se l'appetito vien mangiando, la Spal ci ha preso... gusto. E ieri all'ora di pranzo, of course, i biancazzurri hanno battuto "anche" la Lucchese. Un 2-0 in scioltezza, maturato al termine di un buon primo tempo. Affermazione senza eccessive difficoltà, a dispetto di una ripresa lasciata - anche prima dell'ingenua espulsione di Togni - allo sterile predominio dei modesti toscani.
I conti tornano, con rimpianto
"Anche" la Lucchese, dicevamo, perchè i rossoneri sono la terza vittima della Spal nelle ultime quattro partite. Il bilancio parla appunto di tre affermazioni ed un pareggio: 10 punti conquistati su 12 a disposizione, 7 gol segnati ed 1 (su rigore, regalato al Gubbio) incassato. Un rendiconto più che lusinghiero, con l'ombra di un rimpianto: il pareggio gentilmente concesso agli umbri nel finale di gara. Se la squadra di Brevi avesse portato a casa quei due punti lasciati incredibilmente fuggire, adesso sarebbe prima in classifica. La sintesi di tutto ciò qual è? Che la Spal ha raddrizzato la barca dopo la duplice sconfitta iniziale con Pontedera e Savona; che il campionato è molto livellato; che i biancazzurri non sono diventati uno squadrone rispetto alla cattiva impressione lasciataci in avvio, ma che la crescita è tangibile, che mister Brevi sta trovando le soluzioni propedeutiche alle caratteristiche degli uomini a disposizione e di ciò che può dare il gruppo.
Ok, il modulo è giusto
La formula recita che «non contano i moduli ma l'atteggiamento». Vero, per carità. Ma poi ci sono delle esigenze e delle evidenze. Brevi le ha colte ed ha aggiustato la squadra col passaggio alla difesa "a cinque". Se è vero che i primi due risultati positivi sono antecedenti il cambio di sistema tattico, è altresì innegabili che le due consecutive affermazioni nel doppio turno casalingo (Ascoli e appunto Lucchese) sono state colte in coincidenza con la modifica introdotta dall'allenatore, che pare aver trovato la giusta combinazione per dare certezze alla squadra e consentirle di esprimersi in maniera più efficace, conferendole al contempo tenuta in fase difensiva. Il 5-3-1-1 ha inoltre permesso l'inserimento stabile a centrocampo di Landi, che dà passo, sostanza e doppia fase. Così come Capece in retroguardia si sta rivelando buon regista difensivo.
Pratica chiusa in 45 minuti
Ieri, anche a fronte dell'assenza per infortunio di Gasparetto, Brevi non ha cambiato: dentro Aldrovandi (buon debutto), ritorno di Giani (recupero record), Legittimo rispostato terzino sinistro. Lucchese rapida e propensa ad andare in verticale e rasoterra, ma era un frullare senza incidere. Spal compatta e forse compassata, ma capace di esercitare un buon predominio ed anche qualche manovra apprezzabile, pur a fronte di alcuni (anche più di... alcuni) palloni lunghi di troppo e del solito, eccessivo, isolamento di Fioretti. Uno svarione (contropiede subìto da angolo a favore: non si può), poi la zampata. Bellissima azione: ghirigori e cambio campo (di destro, da sinistra) di Landi a pescare Ferretti solo sul secondo palo: perfetto impatto al volo, di piatto interno destro, del francese, e gol. Spal in controllo, numero di Fioretti per la parata di Casapieri, poi il ko: Landi a Legittimo, cross da sinistra, rimpallo tra Ferretti e Nolè con sfera a Germinale lesto a scaraventare in rete. Pratica chiusa.
Avvio di ripresa senza acuti, lasciando pallino agli ospiti, e complicata dall'evitabile espulsione di Togni (Fioretti ha cercato di fare fallo sull'avversario lanciato ma non c'è riuscito, il brasiliano - già ammonito - ha deciso per la trattenuta ed è arrivato il rosso). Brevi ha messo Bellemo (altro deb) per Fioretti e la Spal non è più uscita dalla propria metà campo. Ma senza affanni. E quando c'è stato pericolo reale, Menegatti ha compiuto l'abituale paratone (al 42', su Boilini). Spal in ascesa, (ulteriori) conferme saranno gradite.