Alan Fabbri ridicolizza la Kyenge, per sempre faccetta diversamente nera...

alanDopo l'investitura a candidato presidente della Regione da parte di Matteo Salvini, Alan Fabbri è chiamato alla 'prova tv' nel confronto televisivo con Cecile Kyenge, in qualità di ospiti del programma "Dentro i Fatti". Il sindaco bondenese – in collegamento da Bologna – e l'ex ministro e attuale eurodeputata Pd, assieme a  saranno in diretta dalle ore 15 alle 16 di questo pomeriggio (domenica 26 novembre), su Tgcom24 (canale 51 del digitale terrestre).


estense com
http://www.estense.com/?p=417709
Io sto correndo per le regionali, ieri ero ad un evento sugli appennini modenesi in una frazione di 350 anime e degli eventi della Leopolda posso dire che alla gente non interessa: gli imprenditori ci chiedono di rispondere sulle tasse e i cittadini sui loro diritti, dal lavoro alla sicurezza". "Il candidato ha giustamente ricordato di essere in campagna elettorale, quindi fa anche disinformazione. Evidentemente poi non essendo dentro il Pd si fa sfuggire i nostri temi di confronto".
È questo il primo battibecco tra il candidato di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia Alan Fabbri e l'eurodeputata del Partito Democratico Cecile Kyenge, ex ministro all'integrazione del governo Letta, andato in onda su TgCom24, canale all-news di Mediaset, all'interno del contenitore 'Dentro i fatti' il quale, oltre ai due ospiti, ha visto anche la partecipazione di Fabrizio Rizzi, giornalista e scrittore.
Due i grandi temi trattati nella discussione: il dibattito interno alla sinistra, dopo gli eventi di ieri in cui sindacati e governo si sono scontrati a distanza, uno dalle piazze di Roma e l'altro a Firenze a causa dei lavori della quinta edizione della Leopolda; e l'immigrazione. Ed è stato proprio questo il punto a causare i maggiori attriti tra i due, con Fabbri che, dopo l'intervento della Kyenge — che ha chiesto di distinguere i rifugiati dai clandestini ed ha attaccato il sindaco di Bondeno per non aver messo l'Europa all'interno del suo programma elettorale —, ha rimarcato la volontà di non accogliere clandestini all'interno del suo comune, adducendo la scusa del terremoto.
"Nella legge di stabilità questo Governo presieduto da Renzi, che si tirava le secchiate di acqua gelida in testa questa estate, ha tagliato 100 milioni di euro per il fondo della disabilità, andando quindi contro a quello che manifestava sulla Sla, ma non si è dimenticato di inserire 185 milioni sul fondo dei richiedenti asilo. Questa è la situazione su cui ci stiamo muovendo", sono state le parole di Fabbri che poi ha proseguito: "Penso che il popolo italiano, che paga le tasse, abbia il diritto di sapere queste cose,  di usufruire dei servizi e di vedersi garantire dal punto di vista della sicurezza. Io vengo da un comune terremotato e abbiamo scelto in maniera volontaria di non accettare nessun immigrato clandestino dell'operazione Mare Nostrum. Io non andrò mai a dire ad un emiliano che vive nel mio comune in un container perché è venuto un terremoto (e lì veramente non si sta ricostruendo), che prendo dentro un clandestino e lo metto in albergo".
Il sindaco di Bondeno non è nuovo a questa posizione, sebbene per la prima volta l'abbia esplicitata nei confronti di una platea nazionale, avendola già annunciata per la prima volta nel corso della festa della Lega Nord ad inizio agosto.
Ieri sera inoltre Fabbri, durante un evento insieme ai candidati della Lega Nord in provincia di Reggio Emilia, ha poi fatto un plauso alla provocazione della giunta formata da Pd e Sel di Borgaro Torinese che ha annunciato di voler istituire linee di autobus differenti per tenere separati i rom a causa di problemi ricorrenti di sicurezza: "Dividere i rom sugli autobus dal resto dei cittadini? L'idea mi piace e sono pronto in Regione a introdurla nel patto per la mobilità. Se l'avesse proposta la Lega ci avrebbero preso per razzisti. Lo ha fatto il centrosinistra, in Piemonte, e diventa strumento di integrazione. Mi piacerebbe sarebbe cosa ne pensa Bonaccini; per noi difendere i diritti dei cittadini emiliani viene prima di tutto", è la frase che gli viene attribuita dalla Gazzetta di Reggio.
Sempre ieri sera poi, parlando ad un evento a Vigarano Mainarda, Fabbri ha attaccato l'eccellenza 'fasulla' della sanità in regione: "L'eccellenza sanitaria emiliano romagnola è una bufala targata Pd. La verità è che la nostra gente fugge in Veneto dove per una risonanza magnetica basta una settimana, non 85 giorni, come in Emilia Romagna. Qui la sanità è incrostata di Stato, il privato è demonizzato. Dove, come in Veneto e in Lombardia, la sanità è liberata dall'ideologia, gli ospedali riescono a rimanere aperti nei week end e pure di notte. Questa si chiama eccellenza".