Washington, Futurismo e... neopostclassicismo!

America 24 

Neoclassicismo e il Futurismo italiani esposti a Washington

 National Gallery of Art, Washington, Florian Carr Fund National Gallery of Art, Washington, Florian Carr Fund
19 Agosto 2014, 17:55
Il Neoclassicismo e il Futurismo sbarcano a Washington. Dal primo settembre 2014, la National Gallery of Art ospiterà una mostra dedicata a questi movimenti artistici italiani dal titolo "From Neoclassicism to Futurism: Italian Prints and Drawings, 1800–1925". "Un periodo questo un po' trascurato ma che in realtà ha prodotto "opere straordinariamente varie, vitali e meravigliose", come si legge nella stessa brochure di presentazione.
Nella mostra, che rimarrà allestita fino a febbraio 2015, si potranno ammirare oltre 80 opere tra stampe, disegni e illustrazioni di 53 artisti in un percorso tematico che va dall'ispirazione tipicamente neoclassica dell'antico passato ad un magnifico gruppo di disegni raffiguranti poetici paesaggi, fino a rappresentazioni di arte astratta.

"L'arte italiana tra il 19esimo e il 20esimo secolo include un certo gruppo di artisti di fama induscutibile come i futuristi e i macchiaioli", dichiara Earl A. Powell III, direttore della National Gallery of Art. "Ma diversamente da quanto accaduto in altri Paesi europei, specialmente in Francia, in Italia le forme d'arte si svilupparono in maniera completamente differente prendendo una propria specifica direzione. L'arte italiana ha avuto le sue specifiche forme, una sua vita e un suo sviluppo completamente distinti", conclude.
Tra le opere da ammirare si segnalano in particolare i disegni di Luigi Sabatelli (1772–1850) e Bartolomeo Pinelli (1771–1835); le grandi vedute topografiche come Balaklava (1857) di Carlo Bossoli (1815–1884); le incisioni di Antonio Fontanesi (1818–1882) e Giovanni Fattori (1825–1908); e diversi libri di futuristi in cui si combinano testi fantasiosi con disegni astratti. Infine due opere provenienti da collezioni private: l'acquerello "Prete all'interno di una chiesa" di Giovanni Boldini (1842–1931) and Studio per "Ballerina" (1913-14) di Gino Severini (1883-1966).

La raccolta esposta rappresenta attualmente la più ampia collezione di opere italiane di questo periodo negli Stati Uniti ed è il risultato dell'annoso sforzo della Gallery di raccogliere questo piccolo patrimonio. La mostra, infine, si iscrive in un programma di celebrazione anche negli Stati Uniti del semestre italiano di Presidenza al Consiglio Europeo, iniziata il 1 luglio e che si concluderà il 31 dicembre e che coinvolge a rotazione tutti i 28 Stati membri.