Solo l’abilità narrativa di Alberto Amorelli poteva assemblare una storia spettacolare capace di lasciare il lettore senza fiato. Ma procediamo con ordine. A Theera si aggira Kallanor Zaan, mago che vuole essere “il migliore”. È un personaggio spietato e deciso. Ha un solo obiettivo: apprendere o impossessarsi con ogni mezzo di tutte le arti magiche presenti nel suo mondo per diventare imbattibile. Al fianco del protagonista, antieroe capace alla fine di diventare eroe, il lettore si immergerà in un mondo “speciale” nel quale sembrano rivivere, a tratti, atmosfere degne del Signore degli Anelli di Tolkien oppure dell’Ultimo Cavaliere di King. Ma “Il migliore” di Amorelli non è soltanto un romanzo fantasy. Dietro agli “abissi o cieli” tipici del genere letterario (magie, amuleti, esseri mostruosi ecc…), si cela la maestria di uno Scrittore (scrittore con la “S” maiuscola) in grado di accompagnare, pagina dopo pagina, la crescita psicologica del protagonista con poetica sensibilità, andando oltre la banale dicotomia bene/male. “Il migliore” è un frammento di una storia ciclopica di cui si vorrebbe conoscere ogni singola sfumatura.
È una storia di crescita psicologica immersa in atmosfere da romanzo fantasy quella raccontata da Alberto Amorelli nel suo libro ‘Il migliore’ presentato venerdì 30 maggio alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’associazione Gruppo del Tasso di Ferrara, Matteo Pazzi ha dialogato con l’autore.