521 anni fa nasce il medico e alchimista svizzero che aprirà le porte alla chimica come strumento terapeutico. Ma che ispirerà anche l’omeopatia
Molto prima che Samuel Hahnemann (1755-1843) desse ufficialmente vita a quella discussa (e scientificamente molto discutibile) disciplina che è l’ omeopatia, il principio che il simile cura il simile era nato nella testa di Philippus Aureolus Paracelsus (1493-1541), il medico svizzero che avrebbe osato sfidare le teorie di Galeno, sostenendo altresì il valore dell’esperienza, dello studio della natura e dell’osservazione – oltre che del sapere – per curare i malati. Non a caso infatti avrebbe viaggiato e studiato a lungo, in giro per l’Europa, mescolando spesso teorie astronomiche (e astrologiche) a quelle mediche:“Qualsiasi cosa che la teoria astronomica ha sondato in profondità studiando gli oggetti planetari e le stelle …può essere anche applicata al firmamento del corpo” , diceva infatti.
Era nato il primo maggio 1493 (o forse nel 1494, la data non è chiara) a Einsiedeln, e la passione per la medicina fu – per così dire – un carattere ereditario. Il padre infatti era medico, e fu proprio a lui che toccò la prima educazione del piccolo Paracelso, nato a onor del vero come Theophrastus Bombastus von Hohenheim. Sarebbe stato lo stesso medico a cambiarsi il nome da adulto, volendo con questo, in modo tutt’altro che modesto, sottolineare di essere sullo stesso piano – vicino ( parà) – a illustri figure del passato, come quella del medico romano Aulo Cornelio Celsio.
Studiò prima a Basilea, a Vienna e poi all’Università di Ferrara (anche se non è certo che ottenne davvero il titolo di dottore), cominciando la carriera che lo avrebbe visto ora come medico militare in Danimarca e a Venezia, ora come insegnante a Tubinga e Basilea, guadagnandosi una fama non sempre benevola. Se infatti molti riconoscevano in Paracelso la figura del guaritore, del medico moderno che abbandonata l’alchimia pura per la chimica medica, riconoscendo che esistono rimedi specifici per ogni singola malattia, molti lo vedevano solo come un profanatore delle idee di Galeno, in rottura con il pensiero classico..... WIRED
Molto prima che Samuel Hahnemann (1755-1843) desse ufficialmente vita a quella discussa (e scientificamente molto discutibile) disciplina che è l’ omeopatia, il principio che il simile cura il simile era nato nella testa di Philippus Aureolus Paracelsus (1493-1541), il medico svizzero che avrebbe osato sfidare le teorie di Galeno, sostenendo altresì il valore dell’esperienza, dello studio della natura e dell’osservazione – oltre che del sapere – per curare i malati. Non a caso infatti avrebbe viaggiato e studiato a lungo, in giro per l’Europa, mescolando spesso teorie astronomiche (e astrologiche) a quelle mediche:“Qualsiasi cosa che la teoria astronomica ha sondato in profondità studiando gli oggetti planetari e le stelle …può essere anche applicata al firmamento del corpo” , diceva infatti.
Era nato il primo maggio 1493 (o forse nel 1494, la data non è chiara) a Einsiedeln, e la passione per la medicina fu – per così dire – un carattere ereditario. Il padre infatti era medico, e fu proprio a lui che toccò la prima educazione del piccolo Paracelso, nato a onor del vero come Theophrastus Bombastus von Hohenheim. Sarebbe stato lo stesso medico a cambiarsi il nome da adulto, volendo con questo, in modo tutt’altro che modesto, sottolineare di essere sullo stesso piano – vicino ( parà) – a illustri figure del passato, come quella del medico romano Aulo Cornelio Celsio.
Studiò prima a Basilea, a Vienna e poi all’Università di Ferrara (anche se non è certo che ottenne davvero il titolo di dottore), cominciando la carriera che lo avrebbe visto ora come medico militare in Danimarca e a Venezia, ora come insegnante a Tubinga e Basilea, guadagnandosi una fama non sempre benevola. Se infatti molti riconoscevano in Paracelso la figura del guaritore, del medico moderno che abbandonata l’alchimia pura per la chimica medica, riconoscendo che esistono rimedi specifici per ogni singola malattia, molti lo vedevano solo come un profanatore delle idee di Galeno, in rottura con il pensiero classico..... WIRED