Un miliardo l'anno: ecco come lo Stato finanzia i sindacati
Solo grazie alle convenzioni pubbliche, caf e patronati incassano 600 milioni. Senza alcun controllo. Aboliti i rimborsi ai partiti, restano i soli ad avere contributi dall'erario
«Il sindacato? La coperta di Linus della sinistra». «Non riescono, magari non per colpa solo loro, a rappresentare i ragazzi e le ragazze. E c’è da capirli, visto che il 75% dei loro tesserati sono pensionati». Ecco i sindacati nel pensiero recente di Matteo Renzi. Secondo il premier hanno solo un «sacco di soldi». E dunque, partire dai soldi è sempre un metodo infallibile se si vuole riformare qualcosa.E poiché Renzi si è impegnato a sfornare una riforma al mese fino a maggio, a mettere mano ai rapporti tra Pubblica amministrazione e sindacati ci penserà a cavallo dell'estate. Sempre che, cammin facendo, non cambi idea.
Rappresentanza inattuata Il suo predecessore, Enrico Letta, si era vantato di aver cancellato, sia pure a partire dal 2017, il finanziamento pubblico dei partiti. Un gesto simbolico (un centinaio di milioni di euro l'anno) da tributare all'insostenibile pesantezza della sfacciataggine di alcuni. In cambio la democrazia italiana si incamminerà sulla via del finanziamento privato dell'attività politica. Dunque, resterà solo al sindacato l'esclusiva di un ricco e sontuoso finanziamento pubblico: 1 miliardo di euro almeno, che entra ogni anno nelle casse delle quattro organizzazioni sindacali (considerando Ugl in aggiunta a Cgil, Cisl e Uil) più rappresentative. O sedicenti tali, visto che l'accordo sulla rappresentanza giace inattuato per paura di contare davvero quanti lavoratori pagano ancora la quota associativa.
Un miliardo di euro Un miliardo di euro. Slegato dall’attività tipica. È pur vero che questa espressione dice nulla, visto che nessuno ha mai letto un bilancio di un sindacato, non essendo tenuti a presentarli. Epperò 1 miliardo di euro al netto delle quote associative - che si suppongono sempre meno, tranne che tra i pensionati - non è poco trattandosi di un extra. Un miliardo di euro che non comprende le rendite dell’ingente patrimonio immobiliare (impossibile da quantificare), peraltro recuperato nei modi più creativi a spese di quello pubblico..... C IL MESSAGGERO