Il Bi-Sogno di una Nuova Europa

 

FerraraItalia

*Ottima analisi di Sergio Gessi, al di là del focus specifico:  in particolare lo zoom sulla ormai Necessità, Matteo Renzi o non Renzi, di nuovi registri di sistema cibernetici quasi in senso mentale, e metepolitici riispetto a certo trend "ossessivo" conflittuale nell'area progressista  radicaleggiante italiana.  Non secondaria anche certa visione finalmente in certa area dell'Europa non più dogmatica e ultrabuonista, ma critica per una Nuova Europa non più in certo senso orizzontale e piatta, ma verticale e dinamica, a seconda delle Reali peculiarità e potenzialità geopolitiche, oltre il centralismo attuale dell'Unione Europea, oltre certo economicismo a una dimensione e finaziocrazia globale e planetaria, amplificando.   Criticamente parlando, forse da evidenziare un baco, certa sopravvalutazione di certo nuovo link post-storico attuale, certo ritorno di leaders carismatici,  trend visto con sguardi poco mediatici, in tal senso ma non solo, anche concettuali oggi altrettanto necessari  (masse e democrazia diretta non sono solo vittime o soluzione- troppo semplicistica. parlamentari Beppe Grillo docet...)  nella società liquida economicistica attuale.  Nota di Asino Rosso1

da FERRARA-ITALIA di Sergio Gessi

Tsipras chi? L’irresistibile fascino del leader


Di un’altra Europa c’è bisogno. Un’Europa che non sia condizionata dai diktat delle banche e della finanza. La situazione è degenerata al punto da far gridare al golpe persino uno studioso serio, rigoroso e tradizionalmente misurato come Luciano Gallino: un colpo di stato che si traduce nella sottrazione della sovranità popolare da parte dei potentati economici e dei governi loro sodali.
Il segnale d’allarme che lancia è la traduzione – solidamente argomentata – del sentire diffuso fra le persone.

Il punto nodale è che al centro della politica non stanno più gli individui con bisogni e speranze dei quali i governi dovrebbero essere prima di tutto interpreti e poi strumenti capaci di fornire risposte coerenti. Le scelte ruotano attorno ad astratte valutazioni di compatibilità di sistema, laddove il sistema considerato è meramente quello economico-produttivo e prescinde dal reale benessere degli uomini e delle donne nella loro concretezza. Tali valutazioni poi trovano traduzione in parametri che misurano un presunto sviluppo e impongono il rispetto di obiettivi che ancora una volta esulano dall’esigenza di soddisfare necessità reali e alimentano semplicemente i bisogni delle ragionerie di Stato.

E’ quindi significativo l’impegno che anche in Italia intellettuali, esponenti politici, movimenti e partiti riconducibili alla sinistra antagonista e radicale stanno cercando di profondere per dare rappresentanza a questa legittima e indifferibile esigenza.

E’ avvilente però che, come regolarmente succede a sinistra, si sia incominciato a litigare e a dividersi ancor prima di mettersi in cammino.

Ed è altresì incomprensibile la ragione che ha indotto a far leva sulla presunta capacità catalizzatrice di una persona fisica, piuttosto che puntare sulle qualità del progetto e delle idee che ne sono espressione......  C   FerraraItalia