Ferrara, la provocazione critica di Ranieri Varese e la mediocrità istituzionale

Dopo la proposta fatta dallo storico dell’arte e docente Unife Ranieri Varese di recuperare l’ex Caserma di Pozzuolo del Friuli (di proprietà del Demanio) per costruirvi il Museo della città e la risposta dell’assessore Roberta Fusari in cui si diceva contraria alla sua realizzazione – “Non rientra tra le nostre politiche culturali” – arriva a stretto giro la piccata controreplica del docente Unife.“In un dibattito – esordisce Varese – è facile sopraffare l’interlocutore attribuendogli cose mai dette o spostando su altri temi il discorso. Così è successo quando mi sono azzardato a chiedere attenzione verso altre ipotesi per il riutilizzo della ex Caserma Pozzuolo del Friuli. Non ho mai detto che il Comune deve acquistarla, non ho mai detto che il ‘Museo della Città’ deve essere realizzato e gestito dal Comune. Ho posto dei problemi, fra questi quello della istituzione del ‘sistema musei’ che, oggi, la legislazione riserva ad un altro ente”. “Non sono un ‘provocatore’ – continua il docente Unife –  mi rendo, spero, conto delle situazioni, anche finanziarie”. E per corroborare la sua posizione, Ranieri Varese snocciola numeri, dati e traccia un impietoso (per Ferrara) paragone con Ravenna nel contesto del turismo regionale. “L’Annuario statistico del Comune dice che nel 2011 vi sono stati 189.414 turisti, nello stesso periodo i visitatori alle esposizioni sono stati 174.534; ai musei sono stati 301.323. Cifre modeste in ambito regionale – commenta lo storico dell’arte – ma testimoniano una potenzialità non raccolta. La poca visibilità dei musei è attestata: nel 2012 i musei statali, in Emilia Romagna, hanno totalizzato 713.745 presenze, a Ferrara 58.500. L’elenco dei musei per frequenza vede ai primi posti il Museo Arcivescovile e il Museo Nazionale di Ravenna: rispettivamente con 532.027 e 477.326 visitatori. Al 6° il Castello di Ferrara con 100.027 (nel 2011, 99.550); al 13° Palazzo Schifanoia con 53.688 (nel 2011, 47.930)”. Numeri che per Varese hanno una spiegazione nella gestione del patrimonio artistico ferrarese: “Nota è la carenza di servizi, l’incapacità di accesso ai finanziamenti regionali ( ex legge 18/2000), la difficoltà di fare rete..... C  ESTENSE COM