qualche giorno fa è apparsa su di un importante settimanale nazionale, una notizia,che nessun “giornalista” locale ha ripreso, nonostante quasi tutti, un giorno sì ed uno no, infilino la parola “turisti” nei loro pezzi, anche quando parlano di Idrovia o similari.
Una volontaria del Servizio Civile presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara segnalava dei dati molto interessanti,che riporto volentieri. Il Ministero dei beni e delle Attività Culturali (e a tempo perso del Turismo), segnala i dati dei visitatori dei Musei in crescita in Emilia Romagna, e quindi in controtendenza, rispetto al trend nazionale, che ha portato ad un incremento di un + 4,6 % dei Visitatori ed un + 53% degli incassi.
Nonostante gli investimenti diminuiti e la contrazione del turismo scolastico. Fa da apripista il Museo Archeologico di Parma, ( forse non per merito della nuova Ammistrazione a 5 Stelle) con un + 14% di Visitatori e un + 64% di incassi. Segue il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara con + 4,8% di visitatori e + 21% degli incassi, per merito di tutti gli eventi ,mostre ,incontri ed attività di cui i ferraresi vengono costantemente informati. Due esempi virtuosi per merito di quelle intelligenze e dei relativi Software,che mancano in altre situazioni cittadine , più legate a competenze e meriti strettamente familiari o associativi.
Da circa 10 anni, i visitatori del Castello Estense, il maggiore Monumento cittadino, si attestano attorno ai numero di 100.000, senza essere mai cresciuto. Qualcuno (pochi per la verità) si è domandato il perchè?
Chi segue i miei interventi conosce la risposta ed anche il motivo per cui nessuno ne parla. “Io speriamo che me la cavo” sembra essere il motto che campeggia sulle sue torri.
Ne consegue che la mancata crescita di visitatori ed anche di turisti, è strettamente co-responsabile della desertificazione commerciale del Centro Storico, nel totale silenzio delle associazioni di categoria e dei Media.
Fortunatamente, oltre la direttrice del Museo Archeologico, anche il “nuovo” Presidente del Palio, sembra dare qualche segnale che va nella giusta direzione, secondo lo stile renziano così di moda di questi tempi. Speriamo bene.
L’Industria Turistica cittadina ha bisogno di persone, sì competenti,ma anche intellettualmente indipendenti e in giro purtroppo se ne vedono poche.
Arch. Lanfranco Viola Estense com