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Gian Luca, Massimo e Antonella
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* RobyGuerra da Spigoli&Culture
Spigolatore...
12 2013...

Lee Smolin, L'universo senza stringhe - Fortuna di una teoria e turbamenti della scienza, Einaudi, 2007

Neppure la recente scoperta del bosone di Higghs, la cosiddetta particella di Dio (o maledetta, secondo una battuta quasi dello scienziato), rende obsoleto questo piccolo capolavoro scientifico di Lee Smolin, del 2007. Una analisi molto particolareggiata sullo stato attuale di certa Fisica contemporanea, dopo Einstein, molto interessante sia per l'ambito specifico, sia per implicazioni, per così dire modulari, extra scientifiche, in ambito globale culturale: chi fa veramente cultura oggi, gli accademici o i Creativi, magari visionari e quindi culturalmente scorretti?


L'analisi di Smolin, americano di New York, fisico teorico noto per importanti ricerche sulla teoria quantistica della gravitazione, in particolare, sulla gravità quantistica a loop, puntualizza la storia – nello stesso focus scientifico complementare o alternativo – della cosiddetta Teoria delle Stringhe, dai più accreditata da un pezzo come teoria oggettiva, mentre invece il dibattito, almeno secondo Smolin, appare ben più complesso.


Secondo Smolin si è via via, negli ultimi due o tre decenni sviluppata una anomalia mediatica sul valore provato o oggettivo della Teoria delle Stringhe, sempre indubbiamente promettente e ammaliante, ma troppo.... trascurando gli esiti tutt'oggi attuali, magari verosimili – appunto-ma mai realmente confermati...


Tuttavia tale (forse) pregiudizio nuovo accademico da un lato favorisce quasi a una dimensione questioni importanti come fondi per la ricerca e persino cattedre universitarie, ai danni sia della libera scienza, sia magari di ricercatori pur con tutti i crismi anche accademici, ma – in tal caso- se non militanti dichiarati della Teoria delle Stringhe – penalizzati e soprattutto se ricercatori particolarmente creativi e “ visionari”.


La denuncia di Smolin, che naturalmente ha suscitato un forte dibattito tutt'oggi in corso, almeno tra i Fisici contemporanei, ci rivela insomma, in ogni caso, il solito tarlo del conformismo in agguato, anche nelle scienze di punta e più avanzate.


Inoltre la posizione di Smolin, e questa neppure tacita conclusione dell'autore ci pare molto rivelatrice, è chiarissima: pur non sottovalutando il gran lavoro certosino o da diciamo topi da laboratorio in senso estensivo, l'evoluzione scientifica presuppone ricercatori creativi, visionari, scientificamente scorretti rispetto allo status quo condiviso o universitario. Un conto la memetica e la trasmissione del sapere e della conoscenza; altro i salti verso il futuro e gli sviluppi reali anche delle in-discipline scientifiche.... C   SPIGOLATURE...