by Eccolanotiziaquotidiana ROMA
Riccardo Roversi, 50 Letterati Ferraresi. Dal Quattrocento a oggi (Este Edition, 2012) *prefazione di Alessandro Roveri
Ferrara: città d’arte e scrittori, capitale del Rinascimento, del fascismo (con Balbo), della metafisica e della video arte (era Farina e recentemente rilanciata da Vitaliano Teti), della cultura ebraica e del comunismo post-Resistenza. Dal solo Novecento, in ambito letterario e cinematografico, figure immense o d’alta stoffa: da Corrado Govoni a Folco Quilici, da Giorgio Bassani a Roberto Pazzi a Vittorio Sgarbi a Gianfranco Rossi, a Lucio Scardino, a Marcello Simoni, da Florestano Vancini a Michelangelo Antonioni a Carlo Rambaldi.
Paradossalmente pochissime opere florilegio sulla letteratura come focus. Antonio Caggiano, Lucio Scardino (sul futurismo storico ferrarese), chi scrive per l’avanguardia, Riccardo Roversi per scrittori contemporanei: ora lo stesso Roversi colma una lacuna storica per la prima volta: uno zoom di grande rigore e penna sublime, su Ferrara città di scrittori dal Rinascimento al Novecento stesso e oggi (tutti autori non piu viventi).
E con una significativa bonus prefazione di un noto storico Alessandro Roveri, ferrarese da tempo a Roma Capitale.
Già l’elenco è come una sequenza cinematografica:
T.V. Strozzi, N. Leoniceno,L. Carbone, G. Savonarola, G. Manardo, A. Tebaldeo, L. Ariosto, C. Calcagnini, L.G. Giraldi, A. Musa Brasavola, G. Giraldi Cinzio, A. Lollio, O. Morata, G. Pigna, B. Guarini, T. Tasso, G. Riccioli, D. Bartoli, G. Baruffaldi, G. Barotti, A. Varano, A. Frizzi, L. Cicognara, G. Agnelli, M. Majocchi Plattis (Jolanda), F. Luppis, C. Govoni, G. Ravegnani, F. De Pisis, U. Malagù, M. Roffi, F. Fuschini, L. Caretti, F. Giovannelli, B. Pasini, G. Bassani, G. Tumiati, C. Vandelli, G. Franceschini, L. Chiappini, M. Malagutti Domeneghetti, F. Pittorru, A. Luppi, G. Bemporad, G. Rossi, D. Tebaldi, F. Patruno, L. Meletti, S. Tassinari…. *Cieco da Ferrara, T. Solera, P. Niccolini, A. Caggiano, P. Ravenna.
….una sorta di Reverse che dal contemporaneo e viceversa, come una macchina del tempo senziente e intelligente attraversa i secoli, quasi una realtà aumentata, proiettando poeti e scrittori indimenticabili e da non dimenticare, ricomponendo, come accennato, certa anche memoria perduta del fare poesia, letteratura, teatro, cuore, anima per la storia dell’arte della città estense.
Autori a volte ancora molto noti anche dalle generazioni attuali, ma -appunto- a volte smarriti del flusso e il divenire del tempo, finalmente riscoperti.
La storia della letteratura, quando viene da contrometodi colmi di poesia praxis, quando la critica diventa.. è anche arte della critica (per dirla con Oscar Wilde, oggi in Italia gli stessi Franco Rella e Vittorio Sgarbi) come in questa esplorazione e reinvenzione di Riccardo Roversi, trascende anche la pur già vituosa e ammaliante dimensione estetico-letteraria.
Simultaneamente riaffora e ritorna la storia affettiva e ermeneutica di fasi e carpe diem della storia stessa di Ferrara e della letteratura italiana: come link selezionati e darwiniani -nella metafora- di un ipotetico web 3.0 a futura memoria-
Ulteriormente la penna di Roversi esita peculiare in quanto, piu tecnicamente, evoca chiaramente una cifra non solo ermeneutica ad hoc, ma pure semiotica, psicologica, linguistica, nel gioco dei diversi microimmaginari cronotemporali, dal rinascimento oggi: tuttavia segni e sogni conoscitivi, assimilati e applicati in chiave squisitamente letteraria, senza ridondanze superflue.
50 Letterati per un Altrove Presente e per l’avvenire, petali di un nuovo rinascimento culturale alla ricerca della Primavera (e la Parola) perduta.
INTERVISTA A RICCARDO ROVERSI
"Questi 50 Letterati Ferraresi: nati, vissuti e scomparsi fra il 1424 e il 2013, sono qua riportati in ordine cronologico per data di nascita e, nei casi di coincidenza, per data di morte. Di ciascun autore è riprodotta anche l’immagine (disegno o stampa o incisione o busto o dipinto o fotografia), tranne in alcuni casi nei quali appare la copertina o il frontespizio di una loro opera letteraria”
D- Il tuo nuovo libro, una primizia assolutamente inedita nella storia della letteratura ferrarese
R -Così come l’ho concepito io, 50 LETTERATI FERRARESI (dal 400 a oggi) è un libro mai pubblicato prima, in tal senso una novità assoluta, non perché approfondisca “esasperatamente” le biografie degli autori ma in quanto, e molto semplicemente, poiché le riunisce in un unico volume, finalmente esaustivo circa gli ultimi sei secoli della letteratura ferrarese.
D- Nomi noti ma anche ritorni della memoria perduta…
R – Forse né l’uno né l’altro, nel senso che per la maggior parte si tratta di nomi noti sì, ma giusto perché li ritroviamo scritti nelle vie della nostra città, oppure ai quali sono intitolate scuole o musei; ovviamente buona parte sono scrittori conosciuti (quelli del Novecento), ma anche in questo secolo non mancano le sorprese…
D- Ferrara e il nuovo rinascimento letterario, per vie insospettate quindi?
R – Mi spiace ma non lo credo, dubito fortemente che oggigiorno Ferrara possa offrire dal punto di vista letterario qualcosa che assomigli lontanamente ad un neo-rinascimento, e non a causa della mancanza di talenti, ma perché a Ferrara manca la “struttura” che possa offrire a questi talenti l’amplificazione necessaria: questa città tende più a nascondere che a rivelare.
Info:
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=535
www.riccardoroversi.com
Riccardo Roversi, 50 Letterati Ferraresi. Dal Quattrocento a oggi (Este Edition, 2012) *prefazione di Alessandro Roveri
Ferrara: città d’arte e scrittori, capitale del Rinascimento, del fascismo (con Balbo), della metafisica e della video arte (era Farina e recentemente rilanciata da Vitaliano Teti), della cultura ebraica e del comunismo post-Resistenza. Dal solo Novecento, in ambito letterario e cinematografico, figure immense o d’alta stoffa: da Corrado Govoni a Folco Quilici, da Giorgio Bassani a Roberto Pazzi a Vittorio Sgarbi a Gianfranco Rossi, a Lucio Scardino, a Marcello Simoni, da Florestano Vancini a Michelangelo Antonioni a Carlo Rambaldi.
Paradossalmente pochissime opere florilegio sulla letteratura come focus. Antonio Caggiano, Lucio Scardino (sul futurismo storico ferrarese), chi scrive per l’avanguardia, Riccardo Roversi per scrittori contemporanei: ora lo stesso Roversi colma una lacuna storica per la prima volta: uno zoom di grande rigore e penna sublime, su Ferrara città di scrittori dal Rinascimento al Novecento stesso e oggi (tutti autori non piu viventi).
E con una significativa bonus prefazione di un noto storico Alessandro Roveri, ferrarese da tempo a Roma Capitale.
Già l’elenco è come una sequenza cinematografica:
T.V. Strozzi, N. Leoniceno,L. Carbone, G. Savonarola, G. Manardo, A. Tebaldeo, L. Ariosto, C. Calcagnini, L.G. Giraldi, A. Musa Brasavola, G. Giraldi Cinzio, A. Lollio, O. Morata, G. Pigna, B. Guarini, T. Tasso, G. Riccioli, D. Bartoli, G. Baruffaldi, G. Barotti, A. Varano, A. Frizzi, L. Cicognara, G. Agnelli, M. Majocchi Plattis (Jolanda), F. Luppis, C. Govoni, G. Ravegnani, F. De Pisis, U. Malagù, M. Roffi, F. Fuschini, L. Caretti, F. Giovannelli, B. Pasini, G. Bassani, G. Tumiati, C. Vandelli, G. Franceschini, L. Chiappini, M. Malagutti Domeneghetti, F. Pittorru, A. Luppi, G. Bemporad, G. Rossi, D. Tebaldi, F. Patruno, L. Meletti, S. Tassinari…. *Cieco da Ferrara, T. Solera, P. Niccolini, A. Caggiano, P. Ravenna.
….una sorta di Reverse che dal contemporaneo e viceversa, come una macchina del tempo senziente e intelligente attraversa i secoli, quasi una realtà aumentata, proiettando poeti e scrittori indimenticabili e da non dimenticare, ricomponendo, come accennato, certa anche memoria perduta del fare poesia, letteratura, teatro, cuore, anima per la storia dell’arte della città estense.
Autori a volte ancora molto noti anche dalle generazioni attuali, ma -appunto- a volte smarriti del flusso e il divenire del tempo, finalmente riscoperti.
La storia della letteratura, quando viene da contrometodi colmi di poesia praxis, quando la critica diventa.. è anche arte della critica (per dirla con Oscar Wilde, oggi in Italia gli stessi Franco Rella e Vittorio Sgarbi) come in questa esplorazione e reinvenzione di Riccardo Roversi, trascende anche la pur già vituosa e ammaliante dimensione estetico-letteraria.
Simultaneamente riaffora e ritorna la storia affettiva e ermeneutica di fasi e carpe diem della storia stessa di Ferrara e della letteratura italiana: come link selezionati e darwiniani -nella metafora- di un ipotetico web 3.0 a futura memoria-
Ulteriormente la penna di Roversi esita peculiare in quanto, piu tecnicamente, evoca chiaramente una cifra non solo ermeneutica ad hoc, ma pure semiotica, psicologica, linguistica, nel gioco dei diversi microimmaginari cronotemporali, dal rinascimento oggi: tuttavia segni e sogni conoscitivi, assimilati e applicati in chiave squisitamente letteraria, senza ridondanze superflue.
50 Letterati per un Altrove Presente e per l’avvenire, petali di un nuovo rinascimento culturale alla ricerca della Primavera (e la Parola) perduta.
INTERVISTA A RICCARDO ROVERSI
"Questi 50 Letterati Ferraresi: nati, vissuti e scomparsi fra il 1424 e il 2013, sono qua riportati in ordine cronologico per data di nascita e, nei casi di coincidenza, per data di morte. Di ciascun autore è riprodotta anche l’immagine (disegno o stampa o incisione o busto o dipinto o fotografia), tranne in alcuni casi nei quali appare la copertina o il frontespizio di una loro opera letteraria”
D- Il tuo nuovo libro, una primizia assolutamente inedita nella storia della letteratura ferrarese
R -Così come l’ho concepito io, 50 LETTERATI FERRARESI (dal 400 a oggi) è un libro mai pubblicato prima, in tal senso una novità assoluta, non perché approfondisca “esasperatamente” le biografie degli autori ma in quanto, e molto semplicemente, poiché le riunisce in un unico volume, finalmente esaustivo circa gli ultimi sei secoli della letteratura ferrarese.
D- Nomi noti ma anche ritorni della memoria perduta…
R – Forse né l’uno né l’altro, nel senso che per la maggior parte si tratta di nomi noti sì, ma giusto perché li ritroviamo scritti nelle vie della nostra città, oppure ai quali sono intitolate scuole o musei; ovviamente buona parte sono scrittori conosciuti (quelli del Novecento), ma anche in questo secolo non mancano le sorprese…
D- Ferrara e il nuovo rinascimento letterario, per vie insospettate quindi?
R – Mi spiace ma non lo credo, dubito fortemente che oggigiorno Ferrara possa offrire dal punto di vista letterario qualcosa che assomigli lontanamente ad un neo-rinascimento, e non a causa della mancanza di talenti, ma perché a Ferrara manca la “struttura” che possa offrire a questi talenti l’amplificazione necessaria: questa città tende più a nascondere che a rivelare.
Info:
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=535
www.riccardoroversi.com