Roma segnala Ghila Pancera, scrittrice di fantascienza, interview

*ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA  ROMA PRESS

D-  Fantascienza e-o Fantasy 2000? R – Tra la fantascienza e il fantasy, come generi, ho sempre prediletto la prima. Sono  cresciuta a pane e science fiction, in un certo senso, ed i libri fantasy non riesco a  leggerli a meno che non me li legga qualcun altro o non me li racconti un film.

 







Ho però ultimamente sviluppato un interesse particolare per la fantascienza sui generis, in cui, come in questo romanzo, essa si mescola alla realtà, al verosimile, e si pone come ”elemento magico”, e quindi fantastico, ma di stampo fantascientifico. E’ il famoso tipo di  vicenda “E se”,di cui parla la Le Guin ne “I dodici punti cardinali”, e proprio lei ci  insegna che tra fantascienza e fantasy, nei loro autori, c’è un confine molto sfumato. In questo senso, si, è Fantasy 2000. 

D-  Il tuo libro Agenzia Viaggi nel Tempo (Edicolors):  uno zoom con parole tueR – Questo libro pone al lettore la domanda su quale epoca vorrebbe visitare. L’idea è quella  della fisica quantistica (semplificandola molto) dei piani, delle dimensioni parallele, di un tempo che non è una linea retta come in “Ritorno al Futuro”, bensì qualcosa che è presente, qualcosa da cui il presente deriva, ed a cui quindi porre attenzione e da cui apprendere. C’è  inoltre il punto di vista dei bambini, che non sanno solo essere capaci di causare “Caos Temporali”, ma anche di aggiustare i guai dei grandi. Ciò che mi piace di questo libro è che  può essere letto sia dai maschi che dalle femmine, contenendo sia storie di avventura che di amore, e può persino parlare ai loro genitori.